Anatomia di una caduta Recensione. La recensione del film “Anatomia di una caduta” a cura di Tommaso Di Pierro. La caduta di un uomo dalla finestra di una baita nelle montagne francesi dà il via ad una serie di dubbi e possibili scenari: è stata Sandra, sua moglie, a
spingerlo di sotto o è caduto da solo? Si tratta di un omicidio, di un suicidio, o di un fatale incidente? Il figlio Daniel, ipovedente, potrà essere d’aiuto nell’indagine e nel processo che ne conseguirà? E dove risiede, infine, la verità? Thriller di altissima fattura, Anatomia di una caduta, come il titolo suggerisce, è la minuziosa e accurata analisi della caduta di un uomo nel vuoto fisico, ma che diviene metafora della caduta nel baratro di un matrimonio, di un rapporto tra marito e moglie le cui oscurità vengono a galla lentamente. Un film sulla ricerca della verità, ma in cui la verità, come Pirandello insegna, è irraggiungibile, perché ognuno detiene la propria. La verità, sembra gridare il film a gran voce, non è da nessuna parte, oppure rimane sospesa nel segreto, inconoscibile, inafferrabile, nascosta nelle pieghe del non detto, del non visto o del solamente percepito. Una tagliente indagine, dettaglio per dettaglio, di una crisi di coppia, con una regia maniacale e ricostruita a regola d’arte. Un ritratto umano che scava nel profondo della psicologia dei personaggi e tiene incollati fino alla fine, fino alla tanto agognata soluzione finale. Tutto è analitico in questo thriller e niente è lasciato al caso. Se fossimo in presenza di un comune film giudiziario dove la spettacolarizzazione processuale a volte sovrasta intenti e messaggi più profondi, come a volte accade nei film americani, ci troveremmo semplicemente di fronte ad un soggetto ripetitivo. Anatomia di una caduta è invece un film talmente ben costruito e ben confezionato nella sceneggiatura e nell’estetica da non lasciare dubbi sulla sua qualità eccelsa. Abbastanza da meritare la Palma d’oro assegnatagli? A mio avviso no, perché pur nella diversità e la qualità eccelsa altissima poc’anzi menzionata, il film non arriva comunque a vette così originali da meritarsi un così ambito riconoscimento. Ma la premiazione di un film è una realtà separata dalla qualità del film stesso, il cui intento, in questo caso, non è quello di vincere un premio, ma di narrare una storia il cui significato sfuggevole invita a riflettere sull’essere umano e i suoi rapporti e su quanto il vero sia solo una costruzione creata ad hoc per uno scopo. (La recensione del film “Anatomia di una caduta” è a cura di Tommaso Di Pierro)
LA SCHEDA DEL FILM “ANATOMIA DI UNA CADUTA” (Anatomie d’une chute)
Regista: Justine Triet – Cast: Sandra Hüller, Swann Arlaud, Milo Machado Graner, Antoine Reinartz, Samuel Theis, Jehnny Beth, Saadia Bentaïeb, Camille Rutherford, Anne Rotger – Genere: Drammatico – Anno: 2023 – Paese: Francia – Fotografia: Simon Beaufils – Sceneggiatura: Justine Triet, Arthur Harari – Durata: 2h 30 min – Distribuzione: Teodora Film – Data di uscita: 26 Ottobre 2023 – Il sito ufficiale del film “Anatomia di una caduta” di Justine Triet
Trama: Anatomia di una caduta, il film diretto da Justine Triet, si svolge in una zona remota delle Alpi francesi. Sandra (Sandra Hüller) è una scrittrice tedesca che vive in uno chalet di montagna con il marito Samuel (Samuel Theis) e il figlio undicenne Daniel (Milo Machado Graner) non vedente.
Un giorno Samuel viene trovato morto, immerso nella neve davanti a casa sua. La sua morte viene giudicata misteriosa, gli inquirenti sospettano che possa…
Lascia un Commento