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Argylle Recensione Poster

molto simili alle attività svolte da un’organizzazione segreta di spionaggio. Accompagnata da Aiden, una spia allergica ai gatti, Elly corre per il mondo cercando di stare un passo avanti agli assassini, mentre il confine tra finzione letteraria e realtà si fa sempre più labile. Con Argylle – La super spia, pensato per essere il primo capitolo di una trilogia, Matthew Vaughn prosegue in maniera creativa e fantasiosa la scia d’azione dei suoi film precedenti, la trilogia di Kingsman, confezionando una divertente pellicola d’azione, un po’ sopra le righe, ma perfettamente conscia di esserlo e capace di non prendersi troppo sul serio, ironizzando e giocando con gli stilemi dei classici spy movies e ribaltandoli in favore di una trama con alcuni colpi di scena ben riusciti e altri meno riusciti, imperdonabile ad esempio il Deus ex machina finale. E se la durata di 135 minuti può risultare eccessiva, il film, grazie anche a un cast perfettamente in parte – Sam Rockwell sopra tutti – e ad un ottimo uso delle musiche in connubio alle scene d’azione, intrattiene e non annoia, regalando un’esperienza di puro svago e divertimento. (La recensione del film “Argylle” è a cura di Tommaso Di Pierro)