Beautiful Minds Recensione. La recensione del film “Beautiful Minds” di Rosalinda Gaudiano. Luis , cinquant’anni, è un impresario di pompe funebri. Mentre viaggia a bordo della sua auto-carro funebre investe un uomo su un triciclo, che finisce in un fossato fortunatamente ricoperto d’erba.
L’uomo si chiama Igor, un disabile con paralisi cerebrale dalla nascita, che ogni giorno a bordo del suo triciclo fa consegne a domicilio di verdure biologiche. Igor non conduce alcuna vita sociale, non si è mai relazionato sia con uomini che con donne, non ha amici e conoscenti. Il suo dialogo giornaliero si esaurisce con sua madre. L’incidente però è come uno scossone per Igor, appassionato di Socrate, Spinoza e Nietzsche. Dal momento dell’incidente Igor non molla più Luis, e mentre questi è in procinto di affrontare un viaggio per portare il corpo di Madeleine, madre della sua ex moglie, nella città natale, Igor si nasconde in macchina, proprio dietro la bara. Quando Luis se ne accorge ormai non c’è nulla da fare, i due partiranno insieme per un viaggio molto particolare. “Beautiful Minds” è diretto ed interpretato da Bernard Campan, il Luis del film, stoico e cinico , e Alexandre Jollien, il nostro Igor, uomo carico di curiosità e pieno di vita. Igor e Luis troveranno entrambi lungo il percorso di questo viaggio, la chiave del benessere esistenziale, nell’assaporare ogni attimo nel gioco solidale di un’amicizia che cambierà i connotati della vita stessa. Luis, imperterrito a non essere scalfito dai sentimenti, appare coriaceo difronte alla stessa morte, che appunto gestisce come mestiere ereditato dalla famiglia. Igor, con la sua disabilità, è una forza della natura, pronto a conquistare la ricerca di una libertà attesa da tempo . Il viaggio sarà l’occasione per entrambi di esperienze di crescita importanti. A Luis procurerà lo scossone emozionale grazie alla vicinanza di Igor, uomo e filosofo sapiente. E a Igor aprirà le porte di sensazioni mai provate, come le carezze ricevute in un’aspettata notte di sesso con una donna molto generosa in arti consolatorie. “Beautiful Minds” è uno spaccato di vita recuperato attraverso il percorso di un viaggio fortuito, che però consente ai due uomini di completarsi a vicenda nelle differenze sostanziali che strutturano la vita di ognuno. Interessante nel film è la contrapposizione tra la morte, nella sua concreta tangibilità con la presenza di bare abitate da persone defunte, e in parallelo la ricerca costante di elementi che connotano la vita nella sua interezza. Questa edificante esperienza costituirà la causa del cambiamento per entrambi i viaggiatori, nella sinergia benefica della loro vicinanza. Un film , “Beautiful Minds”, nella sua arrendevole semplicità, regala momenti di puro e leale sentimento, un viaggio nell’autentica conquista di se stessi, liberando, sia Luis che Igor, da ogni ingombrante sovrastruttura per conquistare quell’agognata libertà di esistere come si vuole. Alexandre Jollien è magistrale nella sua schietta interpretazione. Egli è il primo ed unico pensatore e maestro spirituale nella storia della filosofia ad essere nato con una paralisi cerebrale e la filosofia lo ha realmente aiutato a trasformare la sua disabilità in forza ed energia creativa. (La recensione del film “Beautiful Minds” è di Rosalinda Gaudiano)
LA SCHEDA DI “BEAUTIFUL MINDS” (Beautiful Minds)
Regista: Bernard Campan, Alexandre Jollien – Cast: Bernard Campan, Alexandre Jollien, Tiphaine Daviot, Julie-Anne Roth, La Castou, Marie Benati, Marilyne Canto, Anne-Valérie Payet, Sofiia Manousha, Marie Petiot, Laëtitia Eïdo – Genere: Drammatico – Anno: 2022 – Paese: Francia, Svizzera – Sceneggiatura: Bernard Campan, Helene Gremillon, Alexandre Jollien – Fotografia: Christophe Offenstein – Durata: 1h 32 min – Distribuzione: Notorious Pictures – Data di uscita: 10 febbraio 2022 (Italia)
Trama: Beautiful Minds, film diretto da Bernard Campan e Alexandre Jollien, racconta la storia di Louis (Bernard Campan) e di Igor (Alexandre Jollien), due perfetti sconosciuti. Il primo è un uomo single che dirige un’impresa di pompe funebri, ha un carattere molto riservato, che lo fa apparire schivo agli occhi dei suoi clienti (quelli vivi ovviamente). Il secondo è un quarantenne disabile a causa di una paralisi cerebrale, ma ha sopperito all’impossibilità di muoversi con una mente geniale. Mentre Louis si dedica anima e corpo nel suo lavoro, Igor, invece, è estraneo al mondo, infatti ignora la vita reale e ogni forma di amicizia…
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