La recensione del film “Black Dog” a cura di Rita Ricucci. Premiato con Un Certain Regard al Festival di Cannes 2024, Black Dog di Guan Hu è in sala dal 27 febbraio. Un ritorno maestoso quello di Guan Hu con un film sul coraggio di ripartire, rimettersi in viaggio con la speranza
e la fiducia di una nuova vita. Lang Yonghui, il bravissimo Eddie Peng, coinvolto in un omicidio anni prima, è appena uscito di prigione in libertà vigilata. Tornato nel suo villaggio, nulla è più come prima. Il silenzio è l’unico compagno nella solitudine delle sue giornate:
suo padre è ospite di una casa di cura, i suoi vecchi amici lavorano per uno strozzino, accalappiacani che, supportato dal governo locale, è legittimato a farli fuori per dare spazio alla riqualificazione della città.
Il Signor Yao, Zhang-ke Jia, il vecchio ‘zio’ Lang, gli offre la possibilità di guadagnarsi da vivere con le ronde degli accalappiacani di cui ha la gestione. L’obiettivo è quello di radunarli in canili onde evitare che possano costituire l’impedimento ai lavori prossimi delle aree in demolizione per la ricollocazione.
Black Dog è il cane che cercano con maggior urgenza perché si teme abbia la rabbia e possa aver contagiato qualcuno con i suoi morsi avventati. Il levriero Black Dog di Guan Hu è certamente un randagio piuttosto aggressivo perché diffidente degli umani capaci di una violenza inaudita come dimostrano oggi giorno nel massacro delle vittime canine.
Lang è un acrobata motociclista, una celebrità che si esibiva nel circo stabile della città. In sella alla sua moto è capace di sfidare qualunque intemperia e chiunque, eppure non basta a sostenere la sua speranza di un futuro diverso: scettico sul da farsi, accetta le condizioni del vecchio Yao, cominciando così il suo viaggio verso l’inferno dell’umanità e la solidarietà di quel che resta dell’amico dell’uomo, il cane nero, Black Dog.
Maestro insigne della cinematografia cinese dagli anni Novanta, Guan Hu ribadisce con Black Dog, il coraggio di ripartire da zero, di ricominciare una vita daccapo. Per questo, è dedicato a “tutti coloro che si sono rimessi in viaggio”, non ultimo, una parola al padre di Hu come recita la dedica finale: “a mio padre”.
Ambientato nel deserto dell’Asia orientale, il Gobi, ai confini con la Mongolia, una distesa di terra occupata da verruche d’erba e popolata da branchi di cani randagi, di media e grande taglia, tra cui anche i lupi, Black Dog diventa la metafora dell’aridità di una vecchia generazione, il cui attaccamento ai valori primordiali e bestiali, primo fra tutti, la vendetta e la violenza come linguaggio del dominio, rendono la città una frontiera mortale dell’agire umano.
Il piano di sviluppo programmato per la città di Lang, “allo scopo di creare produttività, benessere e una nuova cultura rurale”, non fa altro che alimentare, sollecitare e legittimare il male recondito dell’uomo che, dominato più solo dall’istinto, proprio come una bestia, caccia le prede per sbranarle e divorarle. La fragilità dei più deboli, dagli anziani agli ammalati fino a quei giovani che sperano in un reinserimento nella società al fine di restare fuori dai guai, rimane relegato alla compassione di quei pochi uomini e donne che si prendono l’onere di occuparsene.
Prossimi ai Giochi Olimpici di Pechino, oltrepassata l’eclissi solare, seppure con molta incertezza, fatta di approcci timorosi, Black Dog e Lang diventano inseparabili, capaci di sentire la ferita dell’altro, capaci di “alloggiare” nella stessa casa per condividere l’alienazione del mondo esterno. In quella fiducia e fedeltà reciproca, Lang avrà il coraggio di partire, di intraprendere il vero viaggio della vita: a bordo della sua motocicletta si lascia accarezzare, nella velocità, dal vento tagliente mentre il suo zaino brulica del dono di, e per, Black Dog. (La recensione del film “Black Dog” è a cura di Rita Ricucci)
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LA SCHEDA DEL FILM “BLACK DOG” (t.o. Gou zhen)
Regista: Guan Hu – Cast: Zhangke Jia, Eddie Peng, Liya Tong, Yi Zhang, Hong Yuan, Wei Chen, Zhou You – Genere: Drammatico – Anno: 2024 – Paese: Cina – Sceneggiatura: Guan Hu, Rui Ge – Fotografia: Weizhe Gao – Durata: 1 h 46 min – Distribuzione: Movies Inspired – Data di uscita: 27 Febbraio 2025 – Il sito ufficiale del film “Black Dog” di Guan Hu
Trama: Black Dog, il film diretto da Hu Guan, si svolge in Cina poco prima delle Olimpiadi di Pechino del 2008. Proprio in quel periodo, Erlang, uscito di prigione, torna nella sua piccola città natale a Nord Ovest del Paese. Deciso a mettere fine alla sua vita da vagabondo, l’uomo cerca un’occupazione per potersi mantenere. Il governo, in vista dei Giochi Olimpici, ha deciso di ripulire la città. Per farlo, verranno acchiappati tutti i cani randagi che girano per le città, per poi essere soppressi. Erlang viene incaricato di trasportare questi animali dopo la loro cattura, e finisce suo malgrado in un giro di combattimenti clandestini. Quando la sua strada incontra quella di Mashing, un cane randagio nero incrociato con un lupo, tra i due nasce un legame molto forte. Entrambi in lotta per la sopravvivenza e per trovare un posto nel mondo, ritroveranno insieme l’amore per la vita…
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