– BOCCHE INUTILI recensione


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Bocche inutili Recensione. La recensione del film “Bocche inutili” di Rita Ricucci. Bocche Inutili è un film-evento di Claudio Uberti, in sala dal 25 al 29 aprile. La possibilità offerta non è quella di un film spettacolare ma quella di parole

Bocche inutili Recensione Locandina

Bocche inutili Recensione Locandina

ascoltate perché siano elaborate e vissute nell’oggi. Una giovane donna ebrea, Ester, la brava e seria Margot Sikabonyi, viene deportata nel campo di concentramento di Fossoli dopo un rastrellamento nel ghetto nel quale suo marito con l’intera famiglia, vengono arrestati. Siamo nel 1944, Fossoli è il campo di transito dal quale le donne, sistematicamente, vengono caricate su convogli e non faranno più ritorno. Ester cerca di sopravvivere anche desiderando un’amicizia sincera con Ada, Lorenza Indovina, una convertita al cristianesimo ma pur sempre ebrea di origine per il fronte nazista, la quale contraccambiando la fiducia custodirà il segreto di Ester di essere incinta. La citazione in apertura di Emmanuel Lévinas, il grandissimo, enorme, filosofo francese, ebreo-lituano di origine, che ha cambiato il pensiero della filosofia contemporanea, non lascia alcun dubbio che non si tratterà di un’esposizione di fatti realmente accaduti quanto piuttosto di pensieri veri che possono anche aver attraversato la mente di giovani donne nelle mani del delirio totalitarista nazista ma che devono, incessantemente, attraversare quelle dello spettatore così come di ogni uomo. Uberti si addentra così nei meandri del femminile, non come una qualità differente ma come qualità della differenza (Lévinas). Riuscire a sopravvivere, forse; poter vivere in due, madre e bambino, sembra impossibile. Ester è spaventata, angosciata. Le altre donne della baracca sembrano capaci di tradimento pur di aver assicurata la falsa promessa di una salvezza. Ecco allora che Ester parla con le parole della Torah: fa memoria della promessa del suo Dio citando il libro di Esodo, ricordando il deserto che attraversò il popolo di Israele dopo l’uscita dalla terra d’Egitto, “un deserto senza alternative”, dirà; cerca di non dimenticare lo Shabbat incidendo sul bordo della branda di legno una tacca per ognuno di essi passato in solitudine. “Per resistere occorre una ribellione morale”, dirà alle compagne di sventura. Ma quale ribellione potrà opporre all’abuso di cui sarà vittima? Quale ribellione alla mancanza di cibo, di acqua, alla segregazione forzata nella baracca senza luce e aria? A sostegno di una sceneggiatura, firmata dallo stesso regista con Francesca Romana Massaro e da Francesca Nodari, della quale uscirà il libro “Il tempo e l’altro” di E. Lévinas, l’impianto teatrale sembra essere il più plausibile: le donne sono chiuse nella baracca così come lo spettatore. Non è dato di vedere altro, in un bianco nero virato a seppia, se non la scena iniziale dell’arresto dove l’occhio della macchina da presa si alza fino a mostrarci le chiome verdi degli alberi, e scendendo il colore rosso sulle labbra della donna arrestata. Lo spettatore è dentro la baracca delle donne, a Fossoli, con le donne. Con loro soffre l’assenza della vita fuori, l’assenza di informazioni, l’assenza di cibo. I pensieri corrono all’interno delle assi di legno delle pareti, le lacrime scorrono sui vetri plastificati delle pseudo finestre, fino a quando, anche queste verranno murate. Fuori è solo violenza, dolore. La resistenza di Ester però è dovuta alla vita che porta in grembo, nuova, innocente, pura, anch’essa femmina. È questa infatti, l’unica speranza viva che unirà le ultime forze delle donne della baracca: la vita che va salvata ad ogni costo, anche quello del sacrificio di ciascuna. Perché non accada che ci siano ancora bocche inutili che non sentono più, bocche inutili che non mangiano più, come canta Cisco Bellotti, nel brano originale del film da cui prende lo stesso titolo. (La recensione del film “Bocche inutili” è di Rita Ricucci)

Una scena del film “Bocche inutili” di Claudio Uberti – Recensione

LA SCHEDA DEL FILM “BOCCHE INUTILI” (Bocche inutili)

Regista: Claudio Uberti – Cast: Margot Sikabonyi, Lorenza Indovina, Nina Torresi, Morena Gentile, Anna Gargano, Sara Zanier, Lavinia Cipriani, Patrizia Loreti – Genere: Drammatico – Anno: 2022 – Paese: Italia – Sceneggiatura: Claudio Uberti, Francesca Nodari, Francesca Romana Massaro – Fotografia: Sebastiano Celeste – Durata: 1h 40 min. – Distribuzione: Galassia Cinema – Data di uscita: 25 Aprile 2022

Trama: Bocche inutili, film diretto da Claudio Uberti, racconta la storia di Ester, una donna ebrea di 40 anni di origini italiane rimasta sola, quando la sua famiglia è stata deportata. Lei viene condotta a Fossoli, dove si trova un campo di transito. Qui conosce Ada, con la quale fa amicizia, sebbene siano destinate ad allontanarsi, perché poco dopo il suo arrivo Ester viene nuovamente trasferita in un altro campo, cosa che le evita il convoglio diretto verso Auschwitz, dove l’unico destino ad attenderla sarebbe stato morire.
Lei e Ada condividono un segreto, legato a una delicata missione: Ester è incinta e deve cercare di salvare se stessa per il bambino che porta in grembo. Ma l’amicizia stretta con Ada sarà così forte da tenerla al sicuro? Potrà davvero fidarsi di lei o Ada la tradirà?

BOCCHE INUTILI – TRAILER

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