Bones and all Recensione. La recensione del film “Bones and all” di Claudio Montatori.Ci sono modi e modi di parlare di disagio adolescenziale e di emarginazione, Luca Guadagnino lo fa tornando al genere horror che aveva già sperimentato rielaborando Suspiria il capolavoro di
Dario Argento. Adattando per il grande schermo il romanzo di Camille DeAngelis “Fino all’osso” il regista realizza un film che forza spettatori e spettatrici a provare una spiazzante solidarietà, un’empatia disturbante, con due mostri. Presentato in concorso alla mostra di Venezia 79, Bones & All ha ottenuto il Leone d’argento alla regia raccontando le vicende di Maren, una ragazza di colore (interpretata da Taylor Russel che ha vinto il premio Marcello Mastroianni) che ha il difetto di provare un’irresistibile impulso a divorare le persone “normali” che le mostrano interesse. Questa sua tendenza all’antropofagia si è manifestata fin dalla tenera età, quando a tre anni ha ucciso a morsi la sua babysitter, come scoprirà dalla registrazione su nastro che suo padre le ha lasciato prima di abbandonarla. Rimasta sola Maren andrà alla ricerca di sua madre e lungo il suo cammino scopre che il suo difetto, che la spaventa e per il quale prova un inutile rifiuto, non appartiene solo a lei, che esiste un mondo di antropofagi emarginati, in genere solitari, che si riconoscono anche a distanza per l’odore che emanano. Vorrebbe non essere come loro, ma la sua è una condizione che non si può cambiare, come le farà capire, dopo un drammatico incontro, Lee (il nuovo astro nascente Timothée Chalamet) un giovane antropofago con il quale nasce un sodalizio anche amoroso. In questo apologo sull’emarginazione e il disagio ci sono echi di molti film che hanno trattato il tema, vengono in mente “Bonny & Clyde” Di Arthur Penn, ma anche “I Giorni del Cielo” di Malik, dove dramma e tragedia accompagnano inevitabilmente le vite dei protagonisti, emarginati per nascita o per incapacità di adattamento. Quello che riesce a Luca Guadagnino è di farci sentire, lo abbiamo accennato prima, vicini a Maren e Lee per il loro desiderio di essere diversi, migliori. Alzi la mano chi nella fase adolescenziale, quando ha cominciato a capire che i grandi non sono poi così “grandi”, non ha pensato almeno una volta “non voglio essere come loro”. Davvero un bel film, le cui atmosfere horror si accompagnano a momenti pieni di tenerezza dove l’amore è l’elemento catartico che assolve anche i mostri. Da vedere rigorosamente al cinema (come tutti i film naturalmente, ma questo ancora di più) dove nessuna telefonata o altra possibile interferenza possono distrarre. (La recensione del film “Bones and all” è di Claudio Montatori)
LA SCHEDA DEL FILM “BONES AND ALL” (Bones and all)
Regista: Luca Guadagnino – Cast: Taylor Russell, Timothée Chalamet, Michael Stuhlbarg, André Holland, Chloë Sevigny, David Gordon Green, Jessica Harper, Mark Rylance, Ellie Parker, Madeleine Hall, Christine Dye, Jake Horowitz, Kendle Coffey, Sean Bridgers, Francesca Scorsese, Anna Cobb – Genere: Horror – Anno: 2022 – Paese: Italia/USA – Scenaggiatura: David Kajganich – Fotografia: Arseni Khachaturan – Durata: 2h 10 min – Distribuzione: Vision Distribution – Data di uscita: 23 Novembre 2022 – Il sito ufficiale del film “Bones and all”
Trama: Bones And All, il film diretto da Luca Guadagnino, è la storia del primo amore tra Maren (Taylor Russell), una ragazza che sta imparando a sopravvivere ai margini della società, e Lee (Timothée Chalamet), un solitario dall’animo combattivo. Dopo il loro incontro, i due giovani iniziano un viaggio on the road che li porta alla continua ricerca di identità e bellezza. Prendendo strade secondarie, ammirando paesaggi nascosti in quella che è l’America di Ronald Reagan, Maren e Lee tentano di trovare il proprio posto in un mondo pieno di pericoli e che non riesce a tollerare la loro natura…
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