La recensione del film “Criature” a cura di Claudio Montatori. Mimmo Sannino dopo aver abbandonato il suo ruolo di insegnante all’interno delle istituzioni scolastiche, si dedica al recupero degli adolescenti (le Criature) che hanno abbandonato la scuola, e attraverso l’insegnamento dell’arte circense, tra passeggiate sui trampoli e nasi rossi da clown, cerca di appassionarli alla cultura leggendogli le avventure del Barone Cosimo Piovasco
di Rondone, il Barone Rampante di Italo Calvino, perché imparino a guardare il mondo da lontano, a distaccarsi dal mondo degradato del quartiere di Napoli in cui vivono, dove incombe l’influenza nefasta della camorra. Così Mimmo (Marco D’amore, sempre più bravo) Con l’aiuto di Anna (Marianna Fontana) sua compagna e assistente sociale, cerca di riavvicinare alla scuola, e far loro superare l’esame di terza media, Daniela (Martina Abbate) che vende carciofi col suo padre riluttante a lasciarla andare, Margherita (Maria Esposito) che ha preferito fare la parrucchiera per pochi spiccioli, Ciro (Antonio Guerra) e Bruno (Ciro Minopoli), figlio quest’ultimo di un boss del quartiere e pratico del mirabolante sport del Parkour. Il confronto con gli ostili abitanti del quartiere renderà pieno di ostacoli il percorso verso un’emancipazione possibile.
Criature è l’esordio nella Fiction di Cécile Allegra, affermata documentarista italiana che si è ispirata all’opera di Giovanni Paolo Savino, presidente della cooperativa sociale Il Tappeto di Iqbal, che nel quartiere Barra di Napoli, attraverso l’Arte Circense, il Teatro e il Parkour offre un’efficace stimolo per i ragazzi cresciuti in contesti problematici.
La regista, che cura anche la sceneggiatura, è autrice di numerosi lavori su Napoli, e ci offre con Criature uno spaccato della capitale partenopea dove c’è gente che resiste, la Napoli che reagisce, che cerca attraverso il coraggio e la testardaggine di alcuni operatori di offrire alternative valide al degrado culturale, alla droga e alla delinquenza giovanile, non sempre supportati adeguatamente dalle istituzioni scolastiche.
L’accurata regia di Cécile Allegra insegue un Marco D’amore sempre in movimento, l’abito di Mimmo Sannino gli sta a pennello e dà al personaggio una vitalità trascinante. Bravi anche i ragazzi che interpretano le Criature che danno il titolo al film. La fotografia di Valerio Azzali sa mettere in evidenza la vitalità dei ragazzi e, per contro, la cupezza dell’ambiente, come sottolineano anche le musiche originali di Dario Sansone.
Un film da vedere e da far vedere, soprattutto nelle scuole. (La recensione del film “Criature” è a cura di Claudio Montatori)
LA SCHEDA DEL FILM “CRIATURE” (t.o. Criature)
Regista: Cécile Allegra – Cast: Marco D’Amore, Marianna Fontana, Maria Esposito, Alessio Gallo, Giuseppe Pirozzi, Antonio Guerra, Ciro Minopoli, Martina Abbate, Catello Buonocore, Vittorio Edet, Gennaro Filippone – Genere: Drammatico – Anno: 2024 – Paese: Italia – Scenaggiatura: Cécile Allegra – Fotografia: Valerio Azzali – Durata: 1 h 41 min – Distribuzione: Medusa Film – Data di uscita: 5 Dicembre 2024 – Il sito ufficiale del film “Criature” di Cécile Allegra
Trama: Criature, film diretto da Cécile Allegra, vede protagonista Mimmo Sannino, un tempo insegnante ora impegnato come educatore di strada a Napoli, si dedica al recupero di ragazzi in dispersione scolastica per riportarli sui banchi di scuola, e permettergli di ottenere il diploma di terza media. Il suo mezzo di predilezione: l’arte circense – arte delicata che gioca sull’apparenza, il sogno e la solidarietà, in un contesto dominato dal degrado e dalla camorra. Tra lezioni sui trampoli e letture del Barone Rampante, e grazie anche all’aiuto di Anna, assistente sociale che riconosce il valore del suo impegno, riesce a coinvolgere giovani come Daniela, che vende carciofi al banco del padre, Margherita, che ha abbandonato la scuola per fare la parrucchiera per pochi spiccioli, Ciro, cresciuto da solo con suo fratello fino ad arrivare a Bruno, appassionato di parkour e figlio di un boss locale. L’operato di Mimmo, tuttavia, non è ben accolto dalle famiglie del quartiere e il coraggio di questi ragazzi, con i loro trampoli e i loro nasi rossi, si scontrerà con la dura realtà…
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