Fra i grandi temi della salute mentale il Festival quest’anno ha scelto la salute mentale nel carcere. Per questo in anteprima assoluta sono stati selezionati alcuni film in concorso che hanno aperto il Festival nella Casa Circondariale di Roma Regina Coeli il 3 aprile di fronte alle Istituzioni carcerarie e della ASL Roma 1. Tra i film “Indipendenza da gioco. Storia di Luca” di Benedetto Alessandro Sanfilippo, e “Kvara – una storia d’amore e pallone” di Raffaele Iardino e Mario Leombruno, saranno presentati ai detenuti e a un pubblico selezionato per l’occasione.
Ancora sullo stesso tema il Comitato di selezione ha assegnato un nuovo premio, istituito da Il Pensiero Scientifico Editore intitolato a Luciano De Feo. Prima di fondare la casa editrice nel 1946 De Feo lavora diversi anni nel mondo del cinema: è stato direttore dell’Istituto Nazionale LUCE e, successivamente, dell’Istituto Internazionale del Cinema Educativo ICE; nel 1930 è tra i fondatori della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Il premio è andato al film Salvate dai pesci. Racconti dalla sezione femminile di Rebibbia, cortometraggio diretto da Stefano Corso. Il film è una testimonianza partecipata e sul campo, in presa diretta, che racconta i frammenti di un percorso di narrazione all’interno di un grande carcere, ma in uno spazio libero, senza sbarre e senza sorveglianza. La scelta del premio riprende l’idea di cinema che aveva Luciano De Feo: un cinema universale, un cinema educatore, un cinema che deve capire e parlare più lingue e mettere in comunicazione tra loro popoli, storie e contesti nazionali anche molto diversi.
Si svolge a Roma dall’11 al 14 aprile 2024 a ingresso gratuito fino a esaurimento posti, presso il MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, la quattordicesima edizione de Lo Spiraglio Filmfestival della salute mentale. Diretto da Federico Russo per la parte scientifica e da Franco Montini per quella artistica e organizzato da ROMA CAPITALE e dal Dipartimento Salute Mentale della ASL Roma 1 in collaborazione con il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, il festival si conferma come appuntamento immancabile per capire, pensare e conoscere a fondo il mondo della salute mentale.
Lo Spiraglio Filmfestival della salute mentale si innesta sempre più nel crescente interesse pubblico e mediatico verso i temi della salute mentale, sempre meno tabù e sempre più rappresentati anche in ambito artistico. Quest’anno cade anche il Centenario della nascita di Franco Basaglia, la cui legge del maggio 1978 sancì la chiusura dei manicomi, riformando il sistema di cura per il disagio mentale e segnando una svolta nel mondo dell’assistenza ai pazienti psichiatrici. Una vera e propria ‘rivoluzione dal basso’ che da allora pone al centro la persona e non la malattia, avendo smontato le regole oppressive che disciplinavano la vita dei pazienti. Tutti temi e istanze che risuonano nello spirito dei lungometraggi e dei cortometraggi presentati in concorso al festival e che saranno visionati e giudicati da una doppia Giuria, formata da esperti di cinema e personalità del mondo scientifico e una giuria popolare che assegnerà il Premio del Pubblico dello Spiraglio, alla sua seconda edizione.
Con una fitta serie di appuntamenti il gruppo integrato di valutatori (critici cinematografici, volontari, operatori, utenti e stagisti dei servizi di salute mentale) ha concordato sugli otto lungometraggi e gli otto cortometraggi che accedono alle fasi finali del concorso, selezionati tra i numerosissimi film iscritti all’edizione di questo anno.
Gli otto lungometraggi in concorso spaziano su grandi tematiche e come sempre affrontano i temi del festival utilizzando variegati linguaggi, stili, generi. Tra questi, Vite Sottili, di Maite Carpio: adolescenti e anoressia nella storia di tre famiglie e il loro percorso di cura all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. Micaela Ramazzotti in veste di regista sarà presente al festival per presentare Felicità, la storia di una famiglia disfunzionale, composta da genitori problematici, incapaci di regalare speranze di libertà ai propri figli. Ma anche Sull’Adamant – Dove l’impossibile diventa possibile di Nicolas Philibert, Orso d’Oro al Festival di Berlino nel 2023, che racconta un centro diurno unico nel suo genere, un edificio galleggiante costruito sulla Senna, nel cuore di Parigi, che accoglie adulti affetti da disturbi mentali. Quindi, Anna, diretto da Marco Amenta, la storia di una ragazza bella e selvaggia, che gestisce una fattoria in un angolo incontaminato della Sardegna e si scontra con il progresso e la burocrazia e Kripton, diretto da Francesco Munzi, che sarà presente al festival e che indaga la vita sospesa di sei ragazzi, tra i venti e i trent’anni, volontariamente ricoverati in due comunità psichiatriche della periferia romana, che combattono con disturbi della personalità e stati di alterazione. Tra i cortometraggi, una relazione di coppia è al centro di La neve coprirà tutte le cose di Daniele Babbo, interpretato da Barbara Ronchi, mentre dall’Iran arriva il pluripremiato Black Seed di Amirhoman Khosravani. Dalla Grecia, il drammatico Wings di Fivos Imellos, mentre Indipendenza da gioco. Storia di Luca di Benedetto Alessandro Sanfilippo affronta i meccanismi propri del dipendente da gioco, cercando le cause del malessere che conducono all’abuso.
I premi del festival verranno assegnati durante la cerimonia finale. La giuria assegnerà il Premio “Fausto Antonucci” di 1.000 euro al miglior cortometraggio e il Premio “Jorge Garcia Badaracco – Fondazione Maria Elisa Mitre” di 1.000 euro al miglior lungometraggio. Quindi, il Premio SAMIFO di 1.000 euro assegnato da una giuria dedicata, che sceglierà il film che meglio saprà ritrarre/esprimere/raffigurare aspetti legati alla transculturalità e alla vulnerabilità delle persone migranti. Oltre al nuovo “Premio Luciano De Feo”, dalla scorsa edizione è stata costituita una giuria popolare che assegnerà il Premio del Pubblico dello Spiraglio, un riconoscimento al film in concorso che abbia riscosso maggiori riconoscimenti da parte degli spettatori presenti in sala.
Il festival aprirà i battenti al pubblico presso l’Auditorium del MAXXI l’11 aprile alle ore 16.00 con un incontro sui grandi temi della salute mentale che tratta questa edizione, incrociando lo sguardo originale e curioso di Vittorio Lingiardi, psichiatra e psicoanalista, docente presso l’Università La Sapienza di Roma e titolare della rubrica cinematografica “Psycho” sul Venerdi de La Repubblica.
Il Premio “Lo Spiraglio Fondazione Roma Solidale Onlus” quest’anno sarà assegnato al regista e sceneggiatore Matteo Garrone. Nelle edizioni precedenti sono stati premiati Roberto Andò, Elio Germano, Claudio Santamaria, Saverio Costanzo, Fabrizio Bentivoglio, Anna Foglietta, Paolo Virzì, Sergio Rubini, Sergio Castellitto, Carlo Verdone, Alba Rohrwacher, Marco Bellocchio e Giulio Manfredonia.
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