Dante Recensione. La recensione del film “Dante” di Claudio Montatori. “…questi fu quel Dante che a’ nostri seculi fu conceduto di speziale grazia da Dio; questi fu quel Dante, il qual primo doveva al ritorno delle Muse, sbandite
d’Italia, aprir la via.” Così scriveva Giovanni Boccaccio nel suo “Trattatello in laude di Dante”, una delle prime biografie sul poeta fiorentino. Come aveva già fatto nel suo romanzo “L’alta Fantasia”, Pupi Avati si affida proprio al Boccaccio per raccontare Dante, prendendo spunto dall’incarico, che nel 1350 gli fu effettivamente affidato dalla Signoria di Firenze, di portare a Suor Beatrice, figlia di Dante Alighieri, monaca in un convento di Ravenna, dieci fiorini d’oro in risarcimento dell’ingiusta condanna a morte cha dal 1302 costrinse Dante a una vita in perenne fuga da una corte all’altra e alla miseria fino alla morte avvenuta a Ravenna nel 1321. Raccontare per immagini la vita di Dante senza rischiare d’imbarcarsi in un’impresa monumentale e forse noiosa e retorica non era semplice ma Avati risolve efficacemente attraverso il racconto del viaggio del Boccaccio e i suoi incontri, forse veri o forse solo immaginati dal regista, con personaggi che conobbero la vita del poeta prima e durante l’esilio e raccontano i momenti più rilevanti della sua vita. Nel mettere in scena il viaggio di Giovanni, Avati ci mostra un Medioevo sofferente per via della peste che in quegli anni decimò la popolazione, ma le immagini non sono disturbanti, è troppo innamorato dei suoi personaggi il regista e anche nella crudezza che mostra c’è poesia. Bravo Alessandro Sperduti che interpreta il poeta da giovane e ne mostra la sensibilità quasi infantile quando Beatrice (interpretata da Carlotta Gamba, che merita il Paradiso) gli rivolge un saluto, l’unica volta che sentirà la sua voce. A Sergio Castellitto è affidato il compito di interpretare Giovanni Boccaccio e la scelta è ottima, la sua recitazione non è mai sopra le righe e sarà difficile incontrare un altro Boccaccio così efficace. Un bel film, anche coraggioso perché fuori dai canoni del cinema attuale. Non è un biopic e non è neanche una narrazione patinata, è un modo efficace di raccontare tutta la sofferenza che si nasconde dietro la poesia del poeta più grande di tutti. Vederlo al cinema sarà per ciascuno un modo per tornare con la memoria tra i banchi del liceo dove spesso però, come ha detto lo stesso Avati nella conferenza stampa alla Casa del Cinema, Dante ce l’hanno fatto odiare. “ho pensato che Dante meritasse di essere risarcito e riavvicinato alle persone” ha detto il regista prima di passare la parola a Sergio Castellitto che dice: “Ce l’hanno fatto studiare per forza, ma nessuno ci ha mai raccontato che era stato cacciato, era un soldato ed era anche stato povero. Insomma che era uno di noi. Ma Dante era anche un poeta, uno capace di entrare in un buco nero e tirar fuori una pepita d’oro. Comunque è sempre stato un ragazzo se no un artista muore”. Quando si chiede al regista come mai in Italia si fanno in prevalenza film-commedia risponde così: “Non è una cosa che riguarda solo il cinema, ma in particolare è l’Italia che si è privata di ogni ambizione. Ormai nessuno ne ha più e se fa una cosa dice di avere anche un piano b. Ora chi ha il piano b alla fine si ritrova a fare quello. Io Invece ho impiegato vent’anni a fare questo film e ciò dimostra che i sogni sono possibili anche se oggi non ci crede più nessuno”. (La recensione del film “Dante” è di Claudio Montatori)
LA SCHEDA DEL FILM “DANTE” (Dante)
Regista: Pupi Avati – Cast: Alessandro Sperduti, Sergio Castellitto, Enrico Lo Verso, Alessandro Haber, Nico Toffoli, Gianni Cavina, Leopoldo Mastelloni, Ludovica Pedetta, Romano Reggiani – Genere: Biografico, Storico – Anno: 2022 – Paese: Italia – Scenaggiatura: Pupi Avati – Fotografia: Cesare Bastelli – Durata: 1h 34 min – Distribuzione: 01 Distribution – Data di uscita: 29 Settembre 2022 – Il sito ufficiale del film “Dante”
Trama: Dante, film diretto da Pupi Avati, racconta la vita di Dante Alighieri (Alessandro Sperduti e Giulio Pizzirani), il sommo poeta italiano. È Giovanni Boccaccio (Sergio Castellitto), uno dei maggiori cultori e promotori dell’autore della “Divina Commedia”, nonché primo biografo di Dante, a racconta la sua storia. Il film vede Boccaccio impegnato nella stesura del “Trattatello in Laude di Dante” e, durante la scrittura, ripercorre la vita del padre della lingua italiana, soffermandosi sugli eventi che maggiormente hanno segnato la sua esistenza…
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