La recensione del film “Diciannove” a cura di Matteo Marescalco. Diciannove di Giovanni Tortorici (già assistente alla regia di Luca Guadagnino sul set della serie We Are Who We Are) è un assoluto UFO nel cinema italiano, un oggetto sperimentale e difforme, una fuga dalla realtà, un diamante grezzo, un progetto aspro, spigliato, sempre fuori tono e contesto, un po’ come i personaggi che vi appaiono.
Siamo nel 2015 e Leonardo è un ragazzo che parte da Palermo per raggiungere la sorella a Londra e iscriversi a Economia. Ben presto, però, il nostro cambia idea e si trasferisce a Siena, dove decide di iscriversi alla facoltà di Lettere. Qui va a vivere con due ragazze, che imparerà prestissimo a odiare. Si rifugia, quindi, nella sua cameretta, una sorta di monastero, un rifugio attrezzato persino con un fornello che gli consente di cucinare in stanza ed evitare la cucina.
Leonardo va a lezione, evita i suoi colleghi, perde i suoi giorni a spasso per Siena, guarda porno, prova a vendere il suo corpo pur di fare qualche soldo e di combattere la noia, incontra suo cugino a Milano e, durante una folle festa a base di alcool, perde anche i sensi. Pian piano, capisce che la realtà è molto diversa da come la immagina nella sua testa.
Diciannove è immaturo come solo un giovane a quell’età può essere. Questa sua caratteristica può infastidire lo spettatore medio e chiedergli uno sforzo interpretativo esagerato. Nonostante i suoi eccessi in termini di estetizzazioni e di stile, il titolo riesce a mantenere una certa sfrontatezza che impedisce di odiarlo. A differenza del suo protagonista, Leonardo, con cui è impossibile empatizzare.
Diciannove sembra di un’altra epoca, è aspro e selvaggio, e questo, in qualche modo, lo rende interessante, particolarmente diretto, come se il filtro della messa in scena non esistesse. Una volta superata l’asperità dello scontro con uno dei protagonisti più detestabili di tutti i tempi, è possibile fruire di un film, Diciannove, che supera lo stantio ritratto generazionale e, nonostante tutti i suoi limiti in termini di esagerata ricercatezza stilistica, riesce a essere libero e a far sorridere. Tutti, in fin dei conti, siamo stati giovani e negare certe sensazioni vorrebbe soltanto dire mentire. (La recensione del film “Diciannove” è a cura di Matteo Marescalco)
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LA SCHEDA DEL FILM “DICIANNOVE” (t.o. Diciannove)
Regista: Giovanni Tortorici – Cast: Manfredi Marini, Vittoria Planeta, Luca Lazzareschi, Zackary Delmas – Genere: Drammatico – Anno: 2025 – Paese: Italia – Sceneggiatura: Giovanni Tortorici – Fotografia: Massimiliano Kuveiller – Durata: 1 h 49 min – Distribuzione: Fandango – Data di uscita: 27 Febbraio 2025 – Il sito ufficiale del film “Diciannove” di Giovanni Tortorici
Trama: Diciannove, il film diretto da Giovanni Tortorici, ha per protagonista un ragazzo di diciannove anni di Palermo che vive e studia a Londra. Dopo aver iniziato la facoltà di economia, il ragazzo decide di cambiare radicalmente la sua scelta. Lascia Londra e si trasferisce a Siena dove si iscrive alla facoltà di lettere. Ma anche qui, molla il corso e decide di immergersi da solo nello studio dei testi di “bella lingua” italiani. Sarà un anno accademico di solitudine, sporadica e strana socialità e confronti generazionali. Un anno dopo, Leonardo è a Torino, dove incontra un uomo, semi-conoscente di famiglia, con cui avrà un confronto più diretto del solito…
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