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Emily Film Recensione Poster

letteratura di epoca vittoriana e della letteratura in genere, quel “Cime Tempestose” che ha avuto varie trasposizioni cinematografiche, la più famosa delle quali è quella del 1939 dal titolo “La Voce Nella Tempesta” firmata da William Wyler e con Laurence Olivier e Merle Oberon come protagonisti.
Non era facile anche perché di Emily si sa molto poco e allora Frances O’Connor, al suo esordio in veste di regista, si è immersa nelle atmosfere piovose dello Yorkshire per trarne ispirazione e ha confezionato una biografia credibile e affascinante anche grazie all’attrice protagonista e agli altri comprimari. Emily (Emma Mackey) è moto malata, al suo capezzale sua sorella Charlotte la rimprovera di aver scritto un romanzo, Cime Tempestose appunto, pieno di personaggi egoisti e senza lieto fine, e nella mente di Emily affiorano i ricordi. Le sorelle Bronte, Charlotte (anche lei autrice di un altro capolavoro, Jane Eyre, interpretata da Alexandra Dowling), Anne (anche lei scrittrice, qui con il volto di Amelia Gething, il cui romanzo più famoso è Agnes Grey) ed Emily vivono nell’isolato villaggio di Haworth insieme al più giovane e scapigliato fratello Branwell (Fionn Whitehead) con cui Emily ha una particolare intesa , sotto lo sguardo del padre, Patrick Bronte (Adrian Dumbar), severo curato protestante del villaggio. Emily è considerata strana, – sono strana? – chiede al fratello – lo sono tutti – risponde lui, in realtà è soltanto una ragazza piena di talento e troppo in anticipo rispetto ai tempi e al luogo in cui vive. Le stanno stretti l’educazione severa e grigia e l’isolamento culturale e sociale del piccolo villaggio dello Yorkshire. Un grande amore e un grande dolore saranno le tappe che la porteranno al grande momento creativo del suo romanzo. Frances O’Connor, riesce a darci un’immagine introspettiva della scrittrice attraverso una sceneggiatura scritta da lei, fatta di continui ed efficaci rimandi che tengono alto il ritmo durante le due ore di proiezione, e una regia sobria ed elegante che si avvale dell’efficace fotografia di Nanu Segal. (La recensione del film “Emily” è di Claudio Montatori)