UDINE – Un elegantissimo abito in tulle, un microfono e una rosa tra le dita, una voce che sembra arrivare dal mondo delle favole: Baisho Chieko, regina del cinema giapponese, ha appena ricevuto il Gelso d’Oro alla Carriera e ringrazia il pubblico di Udine improvvisando una canzone… Se fosse obbligatorio cristallizzare il Far East Film Festival 25 in un solo fotogramma,
sarebbe sicuramente questo: un istante di pura magia che contiene tutto il significato di un dialogo tra Oriente e Occidente iniziato nel 1999. Una lunga storia d’amore e di cinema che, negli ultimi 9 giorni, ha portato a Udine 60 mila spettatori.
Proprio il pubblico – a conferma di una tradizione pop che risale al FEFF numero 1 – ha decretato il primissimo trionfo udinese della Malaysia, premiando con il Gelso d’Oro Abang Adik, folgorante esordio del regista Jin Ong. Al secondo posto del podio si è invece piazzata la Corea del Sud con l’irresistibile Rebound di Chang Hang-jun, mentre il terzo posto è andato al Giappone con il toccante Yudo di Suzuki Masayuki. Anche gli accreditati Black Dragon hanno incoronato Abang Adik, mentre i lettori di MYmovies hanno scelto la commedia mongola The Sales Girl di Janchivdorj Sengedorj. I giurati della sezione Opere Prime (Ho Wi-ding, Sydney Sibilia, Fred Tsui) hanno poi confermato l’entusiasmo generale per Abang Adik, assegnandogli il Gelso Bianco, con menzione speciale per il dramma hongkonghese Lost Love di Ka Sing-fung, mentre il Gelso per la Miglior Sceneggiatura è andato al dolcissimo Day Off della regista taiwanese Fu Tien-Yu (a decidere, alcuni dei giurati del Premio internazionale alla miglior sceneggiatura “Sergio Amidei” di Gorizia: Massimo Gaudioso, Marco Risi, Marco Pettenello, Francesco Munzi).
Dopo un’edizione totalmente digitale, quella del 2020, un’edizione estiva che ha sommato l’online e la presenza, quella del 2021, e un’edizione “quasi tradizionale”, quella del 2022, quest’anno il Far East Film Festival ha potuto gioiosamente riassaporare la piena completezza a lungo interrotta (per non dire spezzata) dal Covid e da tutte le persistenti restrizioni sanitarie. Una completezza rappresentata non solo dai numeri record della line-up (78 titoli da 14 paesi, 9 anteprime mondiali, 13 internazionali, 14 europee e 23 italiane) ma anche dal numero record dei guest of honour (200), finalmente liberi di viaggiare e di raggiungere il red carpet udinese.
«Non serve certo sottolineare quanto siamo felici di aver potuto celebrare il venticinquesimo anniversario del FEFF senza i limiti e senza l’angoscia degli ultimi tre anni – commentano i due responsabili, Sabrina Baracetti e Thomas Bertacche – e, proprio sull’onda di un bilancio assolutamente positivo, ci sembra indispensabile coinvolgere il mondo istituzionale in una riflessione. Crediamo, cioè, che il lungo percorso del festival meriti di proseguire vedendo fruttare tutte le sue potenzialità di crescita: gli enti pubblici sono pronti a sostenere il FEFF con investimenti più importanti, trasformandolo in un vero e proprio hub che connetta l’Oriente e l’Occidente? Il futuro del FEFF continuerà ad essere quello di un grande festival cinematografico internazionale o tutta la sua rete di relazioni ultraventennali potrà essere sviluppata in una prospettiva più ampia?».
Lasciando spazio ai numeri: più di 3000 sono stati gli ospiti complessivi del festival dislocati nelle strutture ricettive della città, mentre sono stati 1600 gli accreditati di quest’anno (altro numero record), tra cui 120 studenti di cinema e di lingue orientali provenienti dall’Ungheria, dall’Inghilterra, dalla Francia, dalla Slovenia, dalla Croazia e dall’Austria e da Singapore (oltre che dall’Italia). Oltre 200 i professionisti arrivati da tutta Europa per le sessioni industry di Focus Asia e oltre 10 mila le persone che hanno invece preso parte ai FEFF Events, disseminati nel centro della città (il bartender Kim Ryan del “Mr.Simon” è il vincitore del Far East Cocktail Contest). Il FEFF online, in streaming sulla piattaforma MYmovies ONE, ha infine registrato oltre 10 mila presenze da 200 comuni (la prima città è Milano con 1000 presenze, pari al 15% del “pubblico digitale” complessivo). I film più visti sono stati il sudcoreano Ditto di Seo Eun-young e The Legend & Butterfly del regista giapponese Otomo Keishi.
Ora non resta che segnare sul calendario le date della prossima edizione, quando il Far East Film Festival taglierà il ventiseiesimo traguardo: appuntamento a Udine dal 19 al 27 aprile 2024!
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