Following Recensione. La recensione del film “Following” a cura di Rita Ricucci. Following di Christopher Nolan, film del 1998, è rimasto inedito per molti anni. Primo lungometraggio del regista inglese annoverato tra i più importanti nel
cinema di tutto il mondo, Following regala allo spettatore di oggi i segni visibili del talento di Nolan. Following è un noir di 70 minuti: girato per lo più nel tempo libero dei weekend; un film a basso costo; un film in bianco e nero. Bill, Jeremy Theobald, è uno scrittore alla ricerca di storie vere. Le sue giornate sono occupate dai pedinamenti che compie meticolosamente dopo aver avvistato qualche persona dal volto interessante. Senza accorgersi di essere a sua volta seguito, si imbatte in Cobb, Alex Haw, un ladro da appartamenti che lo coinvolgerà nelle sue tratte.
La bellezza di rivedere o vedere per la prima volta Following, oggi, è nel poter leggere la mano cinematografica di Nolan: le linee come i soggetti dei suoi film; le increspature delle linee come i chiaro-scuri della fotografia; i punti di intersezione delle linee come il climax della storia.
Il bianco e nero di Following rimanda senza alcun dubbio al noir degli anni Cinquanta ed è d’obbligo pensare all’influenza del maestro per eccellenza, Hitchcock. È la fotografia eccezionale a creare suspense quando il volto del protagonista viene intrappolato nelle zone d’ombra e buio. La luce cerca di entrare a illuminare la mente di Bill quando si lascia coinvolgere nella passione per la donna bionda, misteriosa quanto intrigante, alla quale ha svaligiato l’appartamento con Cobb.
Tuttavia, se la fotografia ci rimanda al genere più riconoscibile del noir, il montaggio che lo stesso Nolan compie è il segno identificativo che distingue il regista ancora oggi.
La regia di Nolan, infatti, si afferma nelle riprese in soggettiva del protagonista attraverso le quali lo spettatore rimane sconcertato dalla vicenda che vive in prima persona e nel montaggio che restituisce il “non visto” e rende maggiore l’inquietudine della quale è vittima (soddisfatta) lo spettatore. Il montaggio di Nolan non è mai abilità tecnica, è sempre scrittura filmica.
Dopo Following, a partire da Memento, il successivo lungometraggio del 2000, Nolan padroneggia con estrema destrezza la fase del montaggio facendo risultare ogni suo film un vero e proprio rompicapo da risolvere.
Per il cinema di Nolan che oramai conosciamo, il montaggio è narrazione stessa, sceneggiatura che si snoda attraverso lo sviluppo dei personaggi in flashback o usando i cliffhanger, ossia rendendo i momenti più acuti del film come pseudo finali per lo spettatore che invece viene catapultato in una storia parallela con un gioco di sovrapposizioni temporali dove la cura della recitazione sostiene pienamente la mano della regia. Following è già Memento, è già Insomnia, è già The Prestige fino a Interstellar e Tenet, mentre Bill è già l’anticipo de Il cavaliere Oscuro. Following è già Christopher Nolan. (La recensione del film “Following” a cura di Rita Ricucci)
LA SCHEDA DEL FILM “FOLLOWING” (Following)
Regista: Christopher Nolan – Cast: Jeremy Theobald, Alex Haw, Lucy Russell, John Nolan, Dick Bradsell, Gillian El-Kadi, Jennifer Angel, Nicolas Carlotti, Darren Ormandy – Genere: Thriller – Anno: 1998 – Paese: Gran Bretagna – Fotografia: Christopher Nolan – Sceneggiatura: Christopher Nolan – Durata: 1h 10 min – Distribuzione: MIKADO, Movies Inspired – Data di uscita: 23 Agosto 2023 – Il sito ufficiale del film “Following”
Trama: Following, film diretto da Christopher Nolan, è ambientato a Londra e racconta la storia di Bill (Jeremy Theobald), un giovane aspirante scrittore, che si è ritrovato disoccupato e decide di iniziare a seguire persone sconosciute nella speranza di trovare materiale per il suo romanzo. Bill li pedina, prova a entrare all’interno delle loro vite e perfino nelle loro case…
Lascia un Commento