Grazie ragazzi Recensione. La recensione del film “Grazie Ragazzi” di Mirko Nottoli. Grazie ragazzi, di cosa? Della colossale figura di merda fatta in mondovisione? Della fiducia tradita? Della presa per il culo? Dello sputtanamento globale dopo averci speso la faccia di fronte
al ministro, alla direttrice, alla figlia arrivata perfino dal Canada? E Bentivoglio, insopportabile ormai con quel calcato accento meneghino, che cacchio avrà mai da sorridere? Raramente ci è capitato di vivere al cinema un dissidio tale tra ciò che vediamo sullo schermo e ciò che interiormente proviamo, un così ampio scarto tra intenti e risultati, tra ciò che il film vorrebbe dire e ciò che effettivamente dice. Raramente abbiamo assistito ad un autogol tanto compiaciuto e inconsapevole quanto quello che vediamo alla fine di quest’ultima fatica di Riccardo Milani, Grazie ragazzi, raramente siamo stati testimoni di un suicidio così ignaro, di un’autocastrazione così esibita e insensata come quella messa in scena nel finale del film, una svolta narrativa, temuta in quanto alleggiante nell’aria praticamente dall’inizio ma proprio per questo altamente improbabile, che riesce in un attimo a contraddire tutto quello che abbiamo visto e creduto fino a quel momento, con un monologo, quello di Albanese, completamente fuori fuoco, fuori luogo, fuori misura, un volo pindarico non solo scollegato dal contesto ma sbugiardato dai fatti stessi che sta raccontando e che in maniera bislacca vorrebbe assolvere, così come la conseguente reazione del pubblico che non lo subissa di fischi indignati, come ci aspetterebbe e come meriterebbe, ma al contrario lo acclama a gran voce secondo uno schema retorico puerile a cui non crede nessuno. Grazie ragazzi avrebbe potuto essere il Si può fare degli anni Venti, con il laboratorio teatrale al posto della cooperativa sociale, i carcerati al posto dei disabili e Albanese a fare il Bisio della situazione, amabile perdente che nell’umanità e nella solidarietà degli ultimi trova un insperato riscatto. I presupposti c’erano tutti. Invece Grazie ragazzi manca di struttura, di tensione, di drammaturgia, manca di una caratterizzazione attenta dei personaggi e delle successive dinamiche che si instaurano tra i medesimi, con situazioni accennate, potenzialmente drammatiche, ma poi lasciate con indifferenza cadere (su tutti il Diego interpretato da Vinicio Marchioni, un concentrato di contraddizioni e aspettative deluse). Si aspetta, come Godot, un conflitto che non arriva e quando arriva, beh, come Godot, sarebbe meglio meglio non arrivasse. (La recensione del film “Grazie Ragazzi” è di Mirko Nottoli)
LA SCHEDA DEL FILM “GRAZIE RAGAZZI” (Grazie ragazzi)
Regista: Riccardo Milani – Cast: Antonio Albanese, Sonia Bergamasco, Vinicio Marchioni, Giacomo Ferrara, Giorgio Montanini, Andrea Lattanzi, Nicola Rignanese, Imma Piro, Gerard Koloneci, Liliana Bottone, Bogdan Iordachioiu, Fabrizio Bentivoglio – Genere: Commedia – Anno: 2023 – Paese: Italia – Scenaggiatura: Michele Astori, Riccardo Milani – Fotografia: Saverio Guarna – Durata: 1h 57 min – Distribuzione: Vision Distribution – Data di uscita: 12 Gennaio 2023 – Il sito ufficiale del film “Grazie Ragazzi”
Trama: Grazie ragazzi, film diretto da Riccardo Milani, racconta la storia di Antonio (Antonio Albanese), un attore con una grande passione per la recitazione, ma che purtroppo non riesce a trovare un lavoro in questo campo. È così che decide di accettare un impiego come insegnante e di tenere un laboratorio teatrale a degli alunni molto particolari; Antonio, infatti, dovrà insegnare in un carcere e la sua classe sarà composta da detenuti…
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