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Hatching Recensione Poster

di più bello al mondo per una bambina? Peccato che non sempre le cose sono quello che sembrano e una volta squarciato questo velo di  apparente felicità ecco aprirsi un intero mondo di ipocrisie. La vita del nucleo familiare infatti è totalmente condizionata dalla figura della madre, ex pattinatrice ora divenuta influencer, che ha riposto nella figlia tutte le sue speranze di successo, costringendola a praticare ginnastica e includendola continuamente nei suoi video con l’intento di creare il blog della “famiglia perfetta”. Con un padre che non la degna di attenzioni e un fratello che la tratta con sufficiènza, l’incompresa Tinja si ritrova così serrata in un microcosmo al quale non vorrebbe appartenere. Ma un piccolo incidente domestico con un corvo e il ritrovamento successivo di uovo che Tinja deciderà di covare porteranno ad una serie di eventi raccapriccianti che sconvolgeranno l’assetto familiare e soprattutto la vita stessa di Tinja. Il film non perde tempo e bastano pochi minuti per delineare i personaggi ed entrare nel vivo dell’azione, con Tinja che immediatamente si sforza di essere una madre migliore di quanto la sua non lo sia mai stata, dedicando anima e corpo alla cura e all’allevamento di quell’essere inquietante che pian piano incomincerà sempre di più ad assomigliarle. Hatching penetra in una cultura nordica apparentemente distante dalla nostra, ma che in realtà denota disagi universali comuni a tutti: dalla solitudine, all’uso negativo dei social network; dalle difficoltà della crescita, all’essere buoni genitori. Hatching parla del bisogno di empatia e dell’importanza di avere una famiglia e lo fa intraprendendo la strada dell’horror, con un soggetto semplice, ma originale, bizzarro e macabro quanto basta per provocare un sincero ribrezzo e disgusto. Impossibile non lodare le splendide musiche e scenografie di un film che osa essere inquietante solo con la forza delle immagini e delle sensazioni e che al contempo sa essere anche “artigianale” grazie all’uso degli animatronics. La giovane Siiri Solalinna poi è fenomenale, in ruolo complesso per molteplici aspetti tutti da scoprire. Senza dubbio Hutching è un horror che punta a stupire, ma anche a ripugnare, educandoci e mettendoci di fronte a una realtà alienante che richiede maggior accudimento e comprensione, perché essere genitori richiede molteplici sacrifici…a volte anche estremi. (La recensione del film “Hatching” è di Tommaso Di Pierro)