IL GATTOPARDO | Recensione | Capolavoro


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La pellicola narra le vicende di una nobile famiglia siciliana, durante il Risorgimento, nei pressi di Palermo. Mentre il generale Garibaldi sbarca a Marsala, il Principe Fabrizio di Salina (Burt Lancaster) assiste

Il Gattopardo Locandina e Recensione

rassegnato al declino dell’aristocrazia e all’annessione dell’isola e del suo feudo allo Stato Sabaudo. Nonostante gli sconvolgimenti in atto, il Principe, come di consueto, si reca con tutta la famiglia nella residenza estiva di Donnafugata dove si è insediato un nuovo sindaco, Calogero Sedera (Paolo Stoppa), un ricco borghese di umili origini, la cui figlia Angelica (Claudia Cardinale) fa innamorare Tancredi (Alain Delon), il nipote prediletto del Principe. Fabrizio ha sempre sperato di vederlo sposato con sua figlia, la principessina Concetta, ma suo malgrado favorisce il fidanzamento dei due giovani. Il Principe, troppo legato al vecchio mondo siciliano, rifiuta l’importante carica di senatore del nuovo Regno d’Italia, ed è sempre più tristemente consapevole della necessità di accettare il passaggio dai Borboni ai Savoia. L’unione tra la nuova borghesia e la decadente aristocratica è un fatto irrevocabile e ne avrà prova durante il grandioso ballo dove le due realtà festeggiano insieme la rivoluzione..

Idea Centrale

Un vecchio mondo tramonta per essere sostituito da uno nuovo che non tutti desiderano: la storia si vive, si respira anche malinconicamente attraverso la decadenza e la fine di un’epoca.

Analisi

È una rilettura del Risorgimento come rivoluzione mancata (il passaggio dalla Sicilia dei Borboni a quella dei Sabaudi) ed una lucida critica al trasformismo cronico delle classi politiche italiane. “Il Gattopardo”, intriso di un lirismo amaro e malinconico, è lo struggente ritratto della fine di un individuo, della fine della nobiltà agonizzante, degli imperi e dei regni votati alla dissoluzione. Soprattutto la fine di un modo di ragionare, di intendere la vita ed i rapporti fra le classi sociali. Splendida la ricostruzione storica e le scene di massa, impeccabile la direzione degli attori, tutti perfettamente calati nella parte.

Note e Curiosità

Celebre la sequenza conclusiva del ballo, per cui il musicista Nino Rota ha arrangiato un valzer inedito di Giuseppe Verdi. (Da i “201 film capolavoro secondo la critica” di Gaetano Sandri)

LA SCHEDA DE IL GATTOPARDO

Regista: Luchino Visconti – Cast: Burt Lancaster, Alain Delon, Claudia Cardinale, Rina Morelli, Paolo Stoppa, Romolo Valli, Lucilla Morlacchi, Ottavia Piccolo, Pierre Clémenti, Carlo Valenzano, Serge Reggiani, Terence Hill, Leslie French, Giuliano Gemma, Ivo Garrani, Rina De Liguoro, Howard W. Rubien, Lou Castel, Ida Galli, Olimpia Cavalli, Anna Maria Bottini – Fotografia: Giuseppe Rotunno – Sceneggiatura: Luchino Visconti, Massimo Franciosa, Pasquale Festa Campanile, Suso Cecchi d’Amico, Enrico Medioli – Musica: Nino Rota – Genere: Storico – Anno: 1963 – Paese: FRA/ITA – Durata: 3h 28 min – Distribuzione: Titanus – Data di uscita: 28 marzo 1963 (Italia)

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