Il maestro giardiniere Recensione. La recensione del film “Il maestro giardiniere” a cura di Rita Ricucci. In sala dal 13 dicembre il nuovo film di Paul Schrader, Il Maestro Giardiniere. Senza smentirsi Paul Schrader scrive e dirige un altro thriller degno di nota per la
sofisticata tecnica narrativa e la meravigliosa interpretazione di due illustri attori: Joel Edgerton e Sigourney Weaver. Narvel è un giardiniere al servizio di Norma, proprietaria del Gracewood. La sua più grande abilità umana è quella di saper coltivare la pazienza e il silenzio nel suo campo e di fronte alla gestione dispotica di Norma. La cura del giardino gli ha insegnato a estirpare l’erba cattiva, ad avere cura dei semi più delicati e ad eseguire controlli meticolosi perché nessun parassita possa infestarne la bellezza e l’armonia. La routine giornaliera aiuta Narvel a tenere a bada un passato violento e oscuro che invece, di notte, nei suoi sogni, prende il sopravvento. Norma è una padrona esigente: oltre alle competenze strumentali richiede quelle affettive che Narvel non può che esercitare come un fantoccio, un manichino. Per questo, anche alla richiesta dell’inserimento di Maya, la pronipote di Norma, come apprendista, Narvel non pone obiezioni, fino a quando non sarà la ragazza a risvegliare in lui il torpore della vera vita. Dopo First Reformed e Il collezionista di carte, Paul shader riscrive una trama avvincente sul percorso redentivo di un uomo che per sua stessa mano, è stato condannato a esistere come terreno arido e incolto, senza più conoscere l’odore del bene, concime propizio ai sentimenti più profondi. Schrader scrive e dirige con delicatezza un film astuto e importante sulla perenne lotta dell’uomo uomo nell’affrontare con la propria coscienza la scelta del bene, il cui fiore sboccia nel tempo e in condizioni più esigenti, rispetto a quella del male, troppo spesso più immediato, ammiccante e persuasivo. Infatti, Narvel porta scritto sulla pelle il male inferto: “white pride” è il grido delle sue scapole e neppure gli abiti riescono a nascondere il fardello della colpa che lo inabissa nell’oscurità più amara delle notti insonni. Schrader riesce a trascrivere, ancora una volta, con la sua abilità e sensibilità unica, una metafora perfetta: la vita come un giardino incontaminato, fatto di meraviglie, di colori, di profumi, un Eden terrestre dove i semi sono le azioni dell’uomo che “possono durare all’infinito nelle giuste condizioni” e dare buoni frutti, o essere impestati dagli afidi come l’odio e generare morte. La coppia dei protagonisti, Joel Edgerton, Narvel, e Sigourney Weaver, Norma è così persuasiva, così estremamente capace di intensità che il film assume l’aspetto di un giardino orientale dove uno diventa il terreno fertile e l’altra una preziosa orchidea o rosa o gladiolo. Maya, la pronipote di Norma, una ragazza dal presente turbolento, diventa per Narvel la presenza carnale della riconciliazione: di sangue misto, nata da padre africano, la sua pelle ha il colore del caffelatte e la sua fragilità richiama Il Maestro Giardiniere alla cura come fosse un seme prezioso da custodire. Paul Schrader si conferma un regista capace di fare un’analisi morale profonda e la sottigliezza della riflessione si espande sul terriccio fertilizzato dalla tradizione calvinista di cui è pregna la sua infanzia: il segno del peccato è vinto solo dalla speranza di una nuova vita, piena di amore e della Grazia redentrice, come un bocciolo di rosa in un cespuglio di spine. (La recensione del film “Il maestro giardiniere” è a cura di Rita Ricucci)
LA SCHEDA DEL FILM “IL MAESTRO GIARDINIERE” (Master Gardener)
Regista: Paul Schrader – Cast: Joel Edgerton, Sigourney Weaver, Quintessa Swindell, Eduardo Losan, Esai Morales, Rick Cosnett, Victoria Hill, Amy Le, Jared Bankens, Matt Mercurio, Samuel Ali, Erika Ashley – Genere: Thriller – Anno: 2022 – Paese: USA – Fotografia: Alexander Dynan – Sceneggiatura: Paul Schrader – Durata: 1h 47 min – Distribuzione: Adler Entertainment – Data di uscita: 14 Dicembre 2023 – Il sito ufficiale del film “Il maestro giardiniere” di Paul Schrader
Trama: Il Paese dei jeans in agosto, film diretto da Simona Bosco Ruggeri, racconta come una piccola provincia, un tempo isolata, si ritrovi, grazie al circuito dei social e della socialità, fortemente connessa. In particolare, il paesino è lo scenario dove è avvenuta la tanto chiacchierata storia tra @IlCarlito e @LaRosetti, postata e ripostata in rete. Carlo (Pasquale Risiti) ha 26 anni e un tempo era definito un V.I.P., ma ora è un influencer, come ama presentarsi, che è sempre alla ricerca di denaro da trasformare in likes sui social. Luisa (Lina Siciliano), invece, di anni ne ha 28 ed era prossima alla laurea, fino a quando non si è ritrovata alla mercé del Paese in perenne attesa che le accada qualcosa…
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