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Il sesso degli angeli Recensione Locandina

Giunto al suo quattordicesimo lungometraggio, il regista toscano offre un irriverente scontro tra amore sacro e profano e porta a rapportarsi due mondi totalmente antitetici tra loro: quello della Chiesa e di una casa di piacere. Ne Il sesso degli angeli, Leonardo Pieraccioni veste i panni di Don Simone, il parroco della Chiesa degli Angeli di Firenze, popolata da donne anziane che recitano il rosario pressoché a memoria. L’uomo prova a darsi da fare per la sua congrega ma non riesce mai a raggiungere gli obiettivi che vorrebbe perseguire. La situazione crolla quando il soffitto della chiesa va a pezzi a causa delle continue infiltrazioni d’acqua. Come ovviare alla penuria di denaro? La fortuna viene in soccorso a Don Simone che, alla morte di uno zio ricco ma poco ortodosso, riceve in eredità un immobile di lusso e un’attività avviata e redditizia con sede a Lugano. Di che si tratta? Il sacerdote e Giacinto, il suo sacrestano, intraprendono un viaggio con l’intento di fare un sopralluogo e scoprono con estrema sorpresa che l’attività in questione è nientemeno che una casa di piacere! Come spesso accade nel cinema di Leonardo Pieraccioni, anche questo racconto prende il via dallo scontro di due universi lontani e apparentemente inconciliabili: Chiesa e sessualità sono due opposti in cui uno dei due estremi considera l’altro peccaminoso. Su questo aperto contrasto, quindi, il comico toscano costruisce una serie di situazioni contraddittorie e misunderstanding e porta avanti un tentativo di sintesi con l’obiettivo di dare vita a una sorta di favoletta moralmente edificante. Peccato, però, che le criticità presenti siano assai pesanti e segnate da un vizio di forma. Lo stesso sguardo paternalistico che vorrebbe redimere le donne protagoniste dalla loro “libera professione” non può fare a meno di oggetivizzare i loro corpi attraverso ripetuti primi piani che sembrerebbero compiacere un pubblico maschile piuttosto che offrire alle figure femminili un nuovo valore narrativo e modalità di messa in scena. Scritto con approssimazione e dotato di un finale piuttosto rapido, Il sesso degli angeli delude le aspettative. La speranza è che, quanto meno, non incontri particolari difficoltà ad affermarsi in sala. (La recensione del film “Il sesso degli Angeli” è di Matteo Marescalco)