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Il talento di Mr. Crocodile Recensione Poster

particolare)sarebbe infestato di alligatori che ogni tanto escono dalle fogne creando scompiglio. Ispirandosi a questa leggenda un paio di decenni fa Samuele Bersani nella sua canzone “I coccodrilli” cantava “In America lo sai che i coccodrilli vengon fuori dalla doccia?”. Forse alla stessa leggenda è legato il protagonista animato di questo film live action , ispirato dai libri per bambini di Bernard Waber, che non esce dalla doccia ma un ragazzino preadolescente lo trova nella soffitta di casa e presto scopre che è un coccodrillo canterino. Ma procediamo con ordine. Hector Valenti (Javier Bardem) è un artista, un prestigiatore che non piace più al pubblico ed è senza lavoro. Un giorno, in un negozio di animali scopre con interessata meraviglia un piccolo coccodrillo che canta, non se lo lascia sfuggire e lo propone come attrazione in un teatro. Non diremo come va a finire, fatto sta che Hector parte per nuove avventure  lasciando Lyle (è questo il nome dell’animale) chiuso in soffitta. Mesi dopo la casa viene affittata alla famiglia Primm appena trasferitasi in città. Mr. Primm fa l’insegnante ed è un po’ succube di sua moglie che a sua volta fa la scrittrice di libri di cucina. Ambedue sono preoccupati per il loro figlio Josh (Winslow Fegley), il quale fatica ad adattarsi nel nuovo ambiente ed è piuttosto scontroso, taciturno e senza amici. Hanno come vicino di casa il fastidioso Mr. Grumps (Brett Gelman), bisbetico e sempre pronto a inveire contro chiunque. Un giorno Josh sente  un rumore provenire dalla soffitta e, tra lo spaventato e l’incuriosito, va a vedere cosa succede. Nascerà un’amicizia. Chissà se ci saranno bambini che tornati a casa dal cinema cercheranno di andare in soffitta o in cantina, o magari nel ripostiglio delle scope, a guardare se anche a loro è dato di trovare un coccodrillo canterino. Non sappiamo. Davvero non sappiamo se questo film riuscirà a coinvolgere i piccoli spettatori a tal punto. A noi è sembrata un’occasione mancata, anche se Lyle il coccodrillo ha tutte le qualità per riuscire simpatico e ispirare tenerezza. Il fatto è che la storia manca di modernità, sembra un film Disney vecchio di quarant’anni proprio a causa sia dei personaggi in carne e ossa che dell’ambientazione. Anche le avventure che mette in scena potevano essere sviluppate meglio e certi personaggi sfruttati più a lungo. Il prestigiatore, così gradevolmente sopra le righe, all’inizio del film sembra introdurre un racconto carico di vitalità, mentre poi il racconto stesso è portato avanti con il freno a mano tirato. Ma questo è un giudizio da adulti, dopotutto è probabile che i bambini non siano poi così cambiati e possano gradire le avventure e le canzoni di Lyle il coccodrillo che nella versione italiana sono cantate da Luigi Strangis vincitore della ventunesima edizione del talent Amici di Maria De Filippi. (La recensione del film “Il talento di Mr. Crocodile” è di Claudio Montatori)