Un mistero romano. Perché Palazzo Caffarelli, con i suoi saloni e le ampie scale dalle volte dipinte, fu semidistrutto dal Comune di Roma, all’inizio del 900? Forse una damnatio memoriae dopo che la duchessa Vincenza Caffarelli aveva venduto il palazzo al re di Prussia, futuro imperatore di Germania?
Il romanzo di Rosella Bennati “L’ultima duchessa in Campidoglio” (edizioni All Around), ci rende partecipi di questo mistero romano, facendoci rivivere le vicende di Vincenza, una popolana che sposò il duca Baldassarre Caffarelli e ne ereditò il Palazzo. La vita di Vincenza attraversa decenni di storia romana in pieno ottocento, dai moti carbonari alla repubblica romana, in una Roma ancora nelle mani dei Papa re. Un romanzo avvincente che sembra fatto apposta per diventare un film: come in una sceneggiatura i caratteri dei personaggi si delineano attraverso dialoghi e situazioni, con il sottofondo della storia che interagisce con le loro vicissitudini.
E il personaggio principale, Vincenza, una donna schietta e pragmatica, appassionata e coraggiosa, sembra tagliato apposta per una interpretazione da Oscar di Anna Magnani. Ma anche Luisa Ranieri farebbe la sua figura…
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