– INMUSCLÂ | mediometraggio | recensione


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Inmusclâ Recensione. La recensione del mediometraggio “Inmusclâ” a cura di Rita Ricucci. Su Chili è possibile guardare Inmusclâ, di Michele Pastrello, un mediometraggio degno di attenzione. A partire dalla citazione di E. H. Erikson, posta come

Inmusclâ Recensione Poster

Inmusclâ Recensione Poster

incipit: “L’essere umano plasma inconsciamente variazioni di un tema originario che non è stato in grado né a superare né a convivere: egli cerca di combinare un fenomeno che nella sua forma nodale gli è indicibile, incontrandolo perpetuamente”, Michele Pastrello compie un piccolo viaggio nei meandri dell’inconscio e subconscio umano.

La protagonista, Lorena Trevisan, è una donna che, schiacciata dalla memoria delle sue paure e delle sue ansie, lotta per una vita “libera” dalle angosce. La metafora per eccellenza che Michele Pastrello utilizza è proprio quella di un paesaggio impervio, rude come quello di un bosco, dove si possono incontrare i pericoli più noti, quelli di lupi affamati, degni protagonisti dei racconti popolari, interpreti del male incombente.

Così avviene per la giovane donna: sperduta nella via, persevera nel cammino della vita incontrando e reincontrando, ogni volta, la stessa memoria di sé. Gioca un certo fascino la neve che ricopre uno spazio allargato dello schermo. Le orme che lascia la protagonista sono i segni dei passi compiuti nel passato e quelli imperterriti che si ostina a fare per il futuro. Le panoramiche contrapposte ai primi piani sulla protagonista, le inquadrature lunghe sugli occhi splendidi dei lupi, restituiscono immediatamente il senso angusto della prigionia psicologica nella quale si trova la protagonista. La voce fuori campo lasciata alla poetessa di Claut, Bianca Borsatti, in stretta lingua friulana, diventa il tessuto morbido di una coperta termica che scalda il cuore quando necessario.

Nonostante questo, però, accusa il colpo di una certa retorica fiabesca che spinge fino alle sembianze di un falso horror, quello presente nel suo cortometraggio 32 dove la strada si sostituisce alla montagna, dove la violenza dello scempio compiuto dall’uomo moderno sulla natura si sostituisce a un ambiente naturale che accoglie l’anima umana nella sua fragilità, così com’è. I “fantasmi” interiori della protagonista, rappresentati dalla dualità del personaggio incappucciato, così come dalla presenza della bambina, intesa come parte allegorica di un principio già turbato, non riescono a diventare un valore aggiunto del film, anzi, fanno perdere quello spessore che, ogni volta, le riprese accurate sulla protagonista, conquistano nello spettatore.

Michele Pastrello certo ancora una volta dimostra un’abilità pittorica nel tratteggiare l’esperienza umana del dolore e della fatica del vivere. Il rischio è solo quello di non riuscire a tradurre le sensazioni visive in una narrazione più eterogenea e articolata. (La recensione del mediometraggio “Inmusclâ” è a cura di Rita Ricucci)

Una scena del mediometraggio “Inmusclâ” di Michele Pastrello / Recensione

LA SCHEDA DEL FILM “INMUSCL” (Inmusclâ)

Regista: Michele Pastrello – Cast: Lorena Trevisan, Leonardo Benetazzo, Romina Povelato, Maddalena Benetazzo – Genere: Drammatico – Anno: 2023 – Paese: Italia – Forografia: Michele Pastrello –Sceneggiatura: Michele Pastrello, Lorena Trevisan – Durata: 34 min – Distribuzione: Emerafilm – Data di uscita: 11 Dicembre 2023 – Il sito ufficiale del film “Inmusclâ” di Michele Pastrello

Trama: Una donna – une fémena perduda ò – sta per compiere un misterioso viaggio a piedi, in una natura invernale spopolata, glaciale e inospitale. Quello che pare un percorso che la conduce a perdersi, si rivelerà invece un cammino – un viath – dentro un’imperscrutabile dimensione che le appartiene. Una dimensione dove ciò che minacciosamente – cu le brute maniere – la circonda non è quello che sembra…

“INMUSCL”TRAILER

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