Esce in sala il 4 agosto, distribuito da Exit Media, “Intemperie” di Benito Zambrano, vincitore nel 2020 di due premi Goya, alla Miglior Sceneggiatura (basata sull’omonimo romanzo di Jesús Carrasco) e alla colonna sonora della celebre musicista Silvia Pérez Cruz. Il quarto film di Zambrano, presentato lo scorso anno al Festival del Cinema spagnolo e latinoamericano di Roma dove si è
aggiudicato il Premio del Pubblico, ha come protagonista un ragazzino che nella Spagna rurale degli anni ’40 (a conclusione della Guerra Civile), trova la forza per fuggire dai campi di lavoro forzato. Il Caposquadra lancerà i suoi uomini all’inseguimento del fuggitivo che trova la complicità dell’ultimo uomo libero in quelle terre, un ex soldato che, nonostante l’orrore della guerra civile, conserva ancora un granello di umanità, interpretato da Luis Tosar (“I lunedì al sole”, “Cella 211”).
Il quarto film di Zambrano, che conosce bene le terre di Granada, ha il merito di conservare la ricchezza di un racconto che miscela il genere western e la denuncia storico-sociale.
“Il cinema ha due doti importanti”, afferma Benito Zambrano, “una è quella di fare scoprire alla gente paesaggi e luoghi che difficilemente conoscerebbe; e l’altra di riuscire, quando il film è di qualità, a far sì che al pubblico possa riflettere e che non rimanga sulla superficie delle cose: il buon cinema stimola a cercare, ad approfondire”.
Come recita la dedica alla fine del film, questo è un viaggio emotivo dedicato “a tutti quelli che insegnano a perdonare”.
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