IO SONO ANCORA QUI, la recensione del film di Walter Salles


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La recensione del film “Io sono ancora qui” a cura di Tommaso Di Pierro. Rio de Janeiro, 1971. Durante la dittatura militare brasiliana, la famiglia Paiva, composta dal padre Ruben, dalla madre Eunice e da cinque figli, deve far fronte all’arresto e alla sparizione del capofamiglia, accusato di attività ribelli contro il regime. Toccherà ad Eunice cercare di rintracciare il marito e nel contempo mantenere i figli. 

Io sono ancora qui | Recensione | Poster

Io sono ancora qui | Recensione | Poster

A dodici anni di distanza dal suo ultimo film, On the Road (2012), il regista Walter Salles sceglie ancora una volta di adattare un’opera letteraria su grande schermo, ossia il libro di memorie di Marcelo Rubens Paiva, figlio del padre scomparso Ruben, Io sono ancora qui, portando il suo cinema nuovamente in Brasile, sua terra natìa, per mettere a nudo il brutale e poco noto scenario della dittatura brasiliana, teatro, come altri totalitarismi dell’America meridionale, di autoritarismi, violenze e sopraffazioni, che hanno portato ad un ingente numero di desaparecidos, tra cui, appunto, l’attivista Rubens Paiva, di cui viene narrata la tragica storia attraverso la lente dei suoi familiari. 

Nel film la cruda e spietata tangibilità della dittatura irrompe in un contesto familiare idilliaco e dorato, dove i protagonisti vivono in maniera agiata e inconsapevole, lontani dalla realtà che li circonda, finché l’orrore non bussa alla porta sotto forma di carnefici, pronti a torturare e uccidere e a sopprimere la verità con il silenzio. 

La regia contribuisce egregiamente a questo stato di crudezza, con una fotografia che sa essere grezza nei momenti più “politici” del film, dove colori grigi e cupi fanno da sfondo alle sevizie fisiche e psicologiche della polizia durante gli interrogatori, ma anche luminosa, con l’uso di colori più caldi e soffici per mostrare i frangenti di felicità familiare, dai pranzi in famiglia, ai bagni sulla spiaggia: momenti di gioia e di libertà che fanno da contraltare a quelli di privazione e sopruso. 

Tuttavia, come enuncia chiaramente il titolo del film, l’essere ancora qui, ossia l’essere ancora in vita, è espressione emblematica, utilizzata in tono di sfida per testimoniare e denunciare quei soprusi, per non arrendersi e non smettere di combattere.

Il personaggio di Eunice, matriarca della famiglia interpretata da Fernanda Torres, fresca vincitrice del Golden Globe per la migliore attrice in un film drammatico, regge sulle spalle l’intero film proprio con quest’intento, in un film in cui sono le donne ad essere assolute protagoniste, rimanendo saldamente al loro posto per testimoniare la perdita, ma soprattutto la lotta contro un sistema di oppressione e repressione capace di privare della vita, ma incapace di piegare al silenzio.

Sono tali elementi a rendere, di fatto, Io sono ancora qui un film sulla rinascita e sulla speranza, più che sulla perdita e sulla disfatta; sulla lotta, più che sulla resa.  (La recensione del film “Io sono ancora qui” è a cura di Tommaso Di Pierro)

Una scena del film “Io sono ancora qui di Walter Salles | Recensione di Tommaso Di Pierro

LA SCHEDA DEL FILM “IO SONO ANCORA QUI” (t.o. Ainda Estou Aqui)

Regista: Walter Salles – Cast: Fernanda Montenegro, Fernanda Torres, Selton Mello, Maeve Jinkings, Humberto Carrão, Carla Ribas – Genere: Drammatico – Anno: 2024 – Paese: Francia, Brasile – Sceneggiatura: Murilo Hauser, Heitor Lorega – Fotografia: Adrian Teijido – Durata: 2 h 16 min – Distribuzione: BIM Distribuzione – Data di uscita: 30 Gennaio 2025 – Il sito ufficiale del film “Io sono ancora qui” di Walter Salles

Trama: Io Sono Ancora Qui, il film diretto da Walter Salles, si svolge a Rio de Janeiro, 1971: il Brasile vive nella morsa della dittatura militare. La famiglia Paiva vive nell’unico modo possibile per resistere al clima di oppressione che aleggia sul paese: con ironia e affetto, condividendo la quotidianità con amici e parenti. Ma un giorno, i Paiva si ritrovano vittime di un’azione violenta e arbitraria da parte del governo: Eunice (Fernanda Torres) resta d’improvviso senza suo marito Rubens (Selton Mello), sola e con cinque figli, costretta a reinventarsi per proteggere i suoi cari e disegnare un futuro diverso da quello che la società le prospetta…

IO SONO ANCORA QUI | Trailer Ufficiale | Dal 30 gennaio al cinema

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