Cinema4Stelle

subdola diavolessa. E il carosello dei personaggi ha inizio, ognuno con la propria storia, tragica, orrifica, mortale. “Italian horror stories”, si presenta come un progetto collettivo di diversi registi: Antonio Losito,

Italian Horror Stories Recensione e Locandina

Daniele Malavolta, Andrea D’Emilio, Vincenzo Della Corte, Gianluca Bonucci e Francesco Giorgi. Le storie non sono altro che la presa di coscienza dei protagonisti, incarnata in sei esperienze personali, storie che tentano maldestramente di rendere omaggio al cinema dell’horror, riuscendo invece a presentare un cinema orrifico, anche disturbante. Un anziano cineasta, con una brutta storia d’incidente automobilistico provocato perché ubriaco, viene intervistato da un film-maker per la produzione di un documentario. Una giovane donna è intrappolata in un cimitero, mentre fa incontri con strani personaggi. Un padre agonizzante ed il giovane figlio che viene poi terrorizzato dal fantasma del padre deceduto. La canzone neomelodica fa da corollario a vampirismo e licantropia, in uno scadente quadretto ironico. Ad una festa di Halloween esplode una cruenta vendetta di un misterioso omicida che cela il suo volto dietro una maschera. E in chiusura, un’annunciata fine del mondo, mentre un giovane vaga per le strade in attesa della tragedia annunciata. “Italian horror stories”, sei racconti, con scene orrifiche, fantasmi, occhi di fuoco e denti di vampiro, artifici macabri e raccapriccianti, il tutto costruito in modo inadeguato e incomprensibilmente artigianale, palesemente improvvisato, è carente di una narrazione che abbia un senso compiuto. Un’offesa al cinema horror, da definirsi addirittura al limite del caricaturale. Nel cast c’è il bravo Augusto Zucchi, che con il suo naturale talento, regala allo spettatore gli unici attimi di pregio recitativo. Ma ciò non basta ad invitare alla visione.  (La recensione del film “Italian Horror Stories” è di Rosalinda Gaudiano)