Juniper – Un bicchiere di gin | Recensione. La recensione del film “Juniper – Un bicchiere di gin” a cura di Rita Ricucci. Dal 3 ottobre, in sala, Juniper – Un bicchiere di gin, l’esordio alla regia dell’attore neozelandese Matthew Saville, un film drammatico che intreccia la vastità della natura ai sentimenti costretti nello spazio del cuore.
Juniper – Un bicchiere di gin Recensione Poster
In vacanza dal college, Sam, il giovane George Ferrier, viene accompagnato dal padre a casa dove lo aspetta prendersi cura di sua nonna Ruth, una stupenda Charlotte Rampling, per lui una totale sconosciuta.
Quando il padre, Robert, Marton Csokas, torna in Europa per lavoro, il rapporto tra nipote e nonna inizia ad assumere la forma di un conflitto. Il divario generazionale tra i due è tale da non permettere loro di avvicinarsi senza uno scontro previo: mentre l’adolescente Sam si chiude in camera per giocare ai videogames, la nonna è costretta a stare in camera, sulla sua sedia a rotelle, in attesa di Sarah, la sua infermiera; mentre il nipote desidera bere alcol per distrarsi dal dolore ancora vivo per la morte di sua madre e dall’assenza affettiva di suo padre, la nonna Ruth chiede sempre Un bicchiere di gin con acqua per sedare l’amarezza della sua vita, volta alla fine. L’arroganza della matura Ruth fa a botte con la prepotenza dell’adolescente Sam, eppure, proprio in quello scontro fisico e verbale si delinea un rapporto capace di evolversi nel bene tanto agognato da entrambe le parti.
Saville dimostra l’ottima capacità di firmare una sceneggiatura particolare dove oltre alla drammatica fatica dei rapporti intergenerazionali, padre e madre, padre e figlio, nipote e nonna, la scrittura si apre al dramma dell’eutanasia e della morte come riconciliazione tra passato e presente. La vastità dei luoghi intorno alla casa di campagna fa breccia nel cuore del giovane Sam, alla scoperta di se stesso mentre diventa capace di osservare e ascoltare quella donna, prima estranea, madre di suo padre. Con Un bicchiere di gin entrambi condividono l’affanno delle relazioni mancate: di Ruth con suo figlio, di Sam con suo padre; con Un bicchiere di gin la nonna e il nipote riescono a divertirsi, riscoprendo chi l’amore, chi il coraggio delle proprie scelte.
Juniper-Un bicchiere di gin coglie il silenzio di ogni qualsivoglia polemica sull’atto in sé della morte annunciata e predisposta, perché trasforma la stessa in un abbraccio dove la luce dell’autenticità di un amore riscoperto tra padre e madre e figlio e nipote, si fonde con la luce di un’alba, preludio di una nuova vita per il figlio e il padre, anche lui un figlio. (La recensione del film “Juniper – Un bicchiere di gin” è a cura di Rita Ricucci)
LA SCHEDA DEL FILM “JUNIPER – UN BICCHIERE DI GIN” (Juniper)
Regista: Matthew Saville – Cast: Charlotte Rampling, Marton Csokas, George Ferrier, Edith Poor, Carlos Muller, Tane Rolfe, Maaka Pohatu, Cameron Carter-Chan – Genere: Drammatico – Anno: 2021 – Paese: Nuova Zelanda – Sceneggiatura: Matthew Saville – Fotografia: Martyn Williams – Durata: 1 h 34 min – Distribuzione: Trent Film – Data di uscita: 3 Ottobre 2024 – Il sito ufficiale del film “Juniper – Un bicchiere di Gin” di Matthew Saville
Trama: Juniper – Un Bicchiere di Gin, il film diretto da Matthew J. Saville, ha per protagonista Ruth (Charlotte Rampling), un’anziana donna che dopo un infortunio a una gamba si trasferisce dal figlio Robert (Marton Csokas). Ad assisterla è l’infermiera Sarah (Edith Poor), che oltre a fornirle le cure necessarie, si occupa di farle recapitare quotidianamente il suo gin favorito. Ruth ha una grande passione per il gin e per la vita, come ex fotografa di guerra ha girato il mondo e vedersi invecchiata e costretta su una sedia a rotelle l’ha resa piuttosto arcigna…
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