Kill me if you can Recensione. La recensione del film “Kill me if you can” di Claudio Montatori. Uccidimi se puoi, era la scritta che un marine italiano (sic!) di meno di diciott’anni aveva inciso sull’elmetto della sua divisa mentre combatteva in Vietnam. È al suo ritorno dalla guerra che
comincia la sua incredibile avventura. Correva l’anno 1969, un anno davvero cruciale per gli avvenimenti che lo hanno caratterizzato. Ne citiamo alcuni, così, alla rinfusa, tanto per fissare il contesto storico in cui le mirabili vicende di Raffaele Menichiello, il protagonista del documentario di Alex Infascelli oggi nelle sale, hanno avuto inizio. Nel Luglio di quell’anno l’uomo è sbarcato sulla luna e il mondo intero ha potuto seguire in diretta l’avvenimento, compreso Il Presidente USA Richard Nixon entrato alla Casa Bianca in Gennaio, stesso mese in cui a Praga Jan Palach si da fuoco per protestare contro l’invasione dei carri armati sovietici in Cecoslovacchia. In Agosto a Woodstock cinquecentomila persone si danno appuntamento per una tre giorni di musica rock che farà storia e in Italia, tragicamente, l’anno si chiude con la strage di Piazza Fontana del 12 dicembre. In quel tempo dunque Raffaele Menichiello, dismessa la divisa di marine, vuole riscuotere i soldi che ha messo da parte durante il suo servizio in Vietnam ma gli vengono riconosciuti duecento dollari in meno di quanto lui riteneva che gli spettassero. Sentendosi defraudato da quello Stato che orgogliosamente aveva servito in guerra, si fa protagonista di un dirottamento aereo clamoroso, il primo dirottamento transcontinentale della storia, durato un’intera giornata, partito da Los Angeles e, dopo vari scali, il rilascio dei passeggeri e perfino la sostituzione dell’equipaggio con uno più idoneo ad attraversare l’oceano, conclusosi a Roma, dopo diciannove ore. Qui dopo una fuga rocambolesca viene catturato e processato. Questa non è che una parte del film di Infascelli che pur essendo un documentario coinvolge come un film di finzione, dove attore e personaggio sono la stessa persona, con le sue ambiguità e le sue fragilità, le sue azioni, le sue responsabilità e i suoi dolori. Il documentario è ricco di filmati d’epoca alcuni dei quali sorprendenti, come la testimonianza del pilota che fece la transvolata atlantica sotto la minaccia di Minichiello, il quale dichiarò di non aver mai avuto paura né di aver temuto per la sua incolumità. Si capisce che il regista è affascinato dal personaggio di cui racconta la storia dopo una ricerca durata anni dei filmati d’epoca e delle testimonianze dei protagonisti a vario titolo. E questa fascinazione riesce abilmente a trasmetterla anche agli spettatori, anche quando nel prosieguo del film ci racconta la parte più umana, meno “epica” del personaggio, la sua vita romana dopo la condanna allorché gestisce una pompa di benzina a Corso Francia. Sembra che Menichiello abbia ispirato il personaggio di Rambo, ma francamente è difficile identificarlo col Silvester Stallone del film di Ted Kotcheff. In qualche momento, per l’atteggiamento serafico con cu si racconta davanti alla macchina da presa, il pensiero corre più a Forrest Gump. (La recensione del film “Kill me if you can” è di Claudio Montatori)
LA SCHEDA DEL FILM “KILL ME IF YOU CAN” (Kill Me if You Can)
Regista: Alex Infascelli – Genere: Documentario – Anno: 2022 – Paese: Italia – Durata: 1h 30 min – Distribuzione: Wanted Cinema – Data di uscita: 27 Febbraio 2023 – Il sito ufficiale del film “Kill me if you can”
Trama: Kill Me If You Can, film diretto da Alex Infascelli, è un documentario che racconta un evento accaduto nell’autunno del 1969. Il 31 ottobre del 1969 le trasmissioni televisive di tutta l’America vengono interrotte da un annuncio: un uomo armato fino ai denti, ha preso il controllo di un jet della TWA in partenza da Los Angeles e diretto a San Francisco, destinazione finale: Roma. Inizia così il più lungo dirottamento nella storia dell’aviazione. Mentre l’America è incollata davanti alla televisione a seguire con il fiato sospeso l’odissea del volo TWA 85, gli agenti dell’FBI scoprono l’identità del ragazzo…
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