La recensione del film “Kraven – Il cacciatore” a cura di Matteo Marescalco. Arriva nei cinema italiani la sesta e sembrerebbe ultima installazione del Sony’s Spider-Man Universe, una sorta di ibrido nato da un accordo tra Sony Pictures e Marvel che ha permesso alla prima casa di produzione di utilizzare alcuni celebri personaggi, per lo più villain, del mondo di Spiderm-Man al di fuori del canonico Marvel Cinematic Universe. Kraven – Il cacciatore, quindi, segue alla trilogia di Venom, a Morbius e a Madame Web, progetti che vanno dal mediocre ma divertente al pessimo. Tutti i titoli in questione sono accomunati dalla volontà di dare vita a un intrattenimento old fashioned.
In effetti, a vedere qualsiasi episodio dell’universo citato, si ha la sensazione che i film in questione siano stati prodotti nei primi anni Duemila, quando ancora i cinecomics non erano stati sdoganati come un qualcosa di cool, gli effetti digitali non avevano raggiunto il loro zenith e la narrazione di genere era un po’ vetusta. Kraven – Il cacciatore segue alla perfezione l’andazzo, inanellando ben 127 minuti di spettacolo che, tutto sommato, intrattiene, diverte, ogni tanto fa sbadigliare (soprattutto nel lunghissimo prologo) ma che, in fin dei conti, non lascia niente di che ed è destinato a essere dimenticato in fretta.
Protagonista del film è Aaron Taylor-Johnson, che veste i panni di Sergej Kravinoff, figlio di Nikolaj Kravinoff e fratello di Dimitri. Impersonato da Russell Crowe, Nikolaj cresce i figli a diventare maschi alfa: in modo particolare, sarà proprio Sergej a raccogliere il timone dell’impero criminale paterno.
Sullo sfondo di un trauma mai superato (la morte della madre), Sergej viene brutalmente aggredito da un leone nella giungla e rischia di morire. Viene salvato grazie all’intervento provvidenziale di Calypso, che lo riporta in vita grazie a una sorta di pozione magica affidatele da sua nonna, una sorta di baba yaga del luogo. Ha, quindi, inizio la leggenda di Kraven, vendicatore che si scaglia senza pietà contro tutti i trafficanti di animali e bracconieri che fanno parte della sua lista. A mettergli il bastone tra le ruote è Rhyno, che rapisce Dimitri.
Qualche svolta narrativa abbastanza telefonata rende la narrazione più esaltante. Nel complesso, come già detto, Kraven – Il cacciatore è un B-movie divertente, scriteriato, sgangherato e privo di freni inibitori, a differenza del suo collega maggiore prodotto e distribuito da Disney. Ci si può accontentare di questo? Dopo altri cinque film predecessori dello stesso genere, la risposta è: sì! Rispetto a Madame Web, Kraven è intrattenimento vecchio stile più che onesto e, a dirla tutta, non sfigura nemmeno in senso assoluto. (La recensione del film “Kraven – Il cacciatore” è a cura di Matteo Marescalco)
LA SCHEDA DEL FILM “KRAVEN – IL CACCIATORE” (t.o. Kraven the Hunter)
Regista: J.C. Chandor – Cast: Aaron Taylor-Johnson, Russell Crowe, Ariana DeBose, Christopher Abbott, Alessandro Nivola, Fred Hechinger, Levi Miller, Greg Kolpakchi, Rachel Handshaw, Robert Ryan, Murat Seven, Dritan Kastrati – Genere: Azione – Anno: 2024 – Paese: USA – Scenaggiatura: Matt Holloway, Art Marcum, Richard Wenk – Fotografia: Ben Davis – Durata: 2 h 7 min – Distribuzione: Eagle Pictures – Data di uscita: 11 Dicembre 2024 – Il sito ufficiale del film “Kraven – Il cacciatore” di J.C. Chandor
Trama: Kraven – Il Cacciatore, film diretto da J.C. Chandor, segue la storia dell’immigrato russo Sergei Kravinoff (Aaron Taylor-Johnson), che deve dimostrare di essere il migliore cacciatore al mondo portando a termine un’ardua missione. Il film è un’origin story che racconta nascita e destino di uno dei villain della Marvel, ancor prima che quest’ultimo abbia a che fare con Spider-Man. Al momento non abbiamo ulteriori dettagli sulla trama del film…
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