L’UOMO CHE NON C’ERA di Joel Coen | recensione | capolavoro


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1949. A Santa Rosa, Ed Crane fa il barbiere nel negozio del cognato Frankie, ed è sposato con Doris. Crane sa che Doris ha una relazione con Big Dave, suo datore di lavoro, ma non reagisce fino

L'uomo che non c'era | Recensione | Poster

L’uomo che non c’era | Recensione | Poster

a quando non entra in contatto con Tolliver, un forestiero che gli dice di voler avviare un’attività di sicuro successo, quella del lavaggio a secco, per la quale però ha bisogno di trovare un socio. Quella sera Crane accetta l’offerta. In forma anonima minaccia Big Dave che ignaro ne informa Ed e poi paga. Ed consegna i soldi a Tolliver che però subito dopo scompare. Big Dave convoca Crane: ha scoperto tutto, lo aggredisce ma Crane reagisce e lo uccide tagliandogli la gola. Dell’omicidio viene incolpata Doris e, mentre il celebre avvocato Riedenschneider sta preparando la difesa, la donna in cella si suicida. Dopo che il medico legale gli ha detto che la moglie era incinta di tre mesi, Ed cerca di trovare conforto, accompagnando la giovane figlia di un cliente ad un concorso per pianoforte. La ragazzina viene bocciata, i due a hanno un incidente e, mentre è in ospedale, Ed viene accusato dell’omicidio di Tolliver, trovato morto in fondo a un lago

Idea Centrale

L’uomo che non c’era è l’emblema del velleitarismo muto, di coloro che possono sperare di farla franca solo se non aprono bocca e, soprattutto, se non prendono iniziative.

Recensione

Non si tratta soltanto di una storia ambientata nel 1949. I fratelli Coen con “L’uomo che non c’era” hanno in questo caso voluto fare di più: hanno scelto il genere ‘noir’ e lo hanno affidato ad una nitida fotografia in B/N. Ed Crane, che da condannato a morte racconta a se stesso prima che agli altri gli eventi che hanno condotto a quella situazione, è il prototipo dell’uomo grigio, silenzioso, laconico, quasi incredulo delle azioni che si appresta a compiere: un protagonista disincantato e concreto, un cittadino-medio impossibilitato a vivere tranquillo, anzi trascinato nel gorgo del male a sperimentare l’impossibile missione di servire giustizia e verità. Il male di vivere, il fato, l’esclusione dalla Storia. I Coen con L’uomo che non c’era dirigono un apologo amaro e struggente, che distilla gli acri sapori del dolore e fa intravedere la via del riscatto, anche senza saperlo. (La recensione del film “L’uomo che non c’era” di Joel Coen è tratta da Datafilm)

Note e Curiosità

L’uomo che non c’era è stato premiato al Festival di Cannes (2001) per la migliore regia.

Il film “L’uomo che non c’era” di Joel Coen è disponibile in streaming su

Billy Bob Thornton in una scena tratta dal film “Luomo che non c’era” di Joel Coen – Recensione

LA SCHEDA DEL FILM “L’UOMO CHE NON C’ERA” (t.o. The man who wasn’t there)

Regista: Joel Coen – Cast: Billy Bob Thornton, Frances McDormand, Michael Badalucco, James Gandolfini, Katherine Borowitz, Ted Raimi, Jon Polito, Scarlett Johansson, Tony Shalhoub, Richard Jenkins, Christopher Kriesa, Brian Haley, Nicholas Lanier – Fotografia: Roger Deakins – Sceneggiatura: Joel Coen, Ethan Coen – Musica: Carter Burwell – Genere: Noir – Anno: 2001 – Paese: USA – Durata: 1h 56 min – Distribuzione: Medusa Film – Data di uscita: 30 novembre 2001 (Italia)La scheda del film “L’uomo che non c’era” di Joel Coen su Wikipedia

L’UOMO CHE NON C’ERA – TRAILER

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