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La Caccia Recensione Poster

male, tenuto nascosto per anni, prigioniero negli angoli bui della coscienza, sfugge al controllo e riaffiora con la forza devastante di un vulcano. È quanto accade a quattro fratelli che finora hanno condotto esistenze lontane e alla morte del padre si radunano nella vecchia villa di famiglia che ora ereditano e vogliono vendere. Ciascuno di loro vorrebbe risolvere col ricavato qualche problema economico; Luca (Filippo Nigro) sta per fare il passo più lungo di quanto le sue gambe non possano permettere, intende espandere la sua attività di venditore di auto; Giorgio (Paolo Pierobon) ha una moglie e una figlia esigenti, diciamo così; Silvia (Laura Chiatti) è una ex tossicodipendente, dalla vita disordinata, e d è quella che cerca di portare armonia nel gruppo; Mattia (Pietro Sermonti) è un artista, un pittore che si accontenta di quello che ha e in un primo tempo decide di rifiutare la sua parte di eredità, ma poi ci ripensa. Il ricavato della vendita però non è sufficiente a soddisfare le esigenze di tutti e così decidono che uno solo di loro beneficerà dell’eredità paterna e sarà l’esito di un gioco perverso a scegliere il fortunato. Marco Bocci alla sua seconda prova da regista dopo il riuscito “A Tor Bella Monaca non piove mai”, sceglie di cimentarsi col film noir e si conferma regista capace, anche se nella seconda parte, quando la tensione dovrebbe salire, il racconto si appiattisce un po’, diventando prevedibile in certi momenti, ma la sorpresa finale lo riscatta. Un racconto sull’ impossibilità dell’oblio, di come le ferite del male ricevuto nell’infanzia prima o poi tornano in superfice e solo se nel frattempo si è raggiunto un equilibrio si riesce a gestirle con maturità. Ma, sembra suggerire il regista, è un equilibrio difficile da trovare nella società nevroticamente competitiva che caratterizza la nostra epoca. Una buona fotografia, un ritmo adeguato e un cast di tutto rispetto in grado di rappresentare per bene i personaggi del racconto, fanno di “La Caccia” un buon film da vedere, e un buon investimento il prezzo del biglietto. (La recensione del film “La Caccia” è di Claudio Montatori)