La recensione del film La Città Proibita a cura di Mirko Nottoli. Ebbravo Gabriele. Piano, piano ci sta arrivando. Lo chiamavano Jeeg Robot è stato un successo inaspettato, superiore probabilmente al reale valore del film, ma la critica si è subito scapicollata a salutare il giovane Gabriele Mainetti (da non confondere con i Manetti Bros.) come colui che avrebbe portato un certo cinema di genere anche in Italia. Film di supereroi, film action, film spettacolari, film con gli effetti speciali, da guardare mangiando i pop corn.
Ahò, ma che siamo a Hollywood? E te chi ti credi di essere, Tarantino? Non sappiamo quanto questa ambizione già albergasse in lui o quanto gliel’ abbiano fatta credere, fatto sta che ci ha creduto. La seconda prova è il classico passo più lungo della gamba, il classico vorrei ma non sono capace. Si avverte in Freaks out tutta l’inesperienza nel gestire una produzione di quelle dimensioni, set grandiosi, scene di massa, un intreccio complesso e infatti il film ad un certo punto gli scappa di mano.
Con La città proibita invece il non più giovane Mainetti ricalibra il tiro e colpisce nel segno. Meno ambizioso, più corerente, più compatto del precedente, La città proibita è un bel film di Kung fu nella capitale come non se ne vedeva dai tempi di Bruce Lee e Chuck Norris che si sfidavano dentro il Colosseo.
Un po’ Grosso guaio a Chinatown un po’ Kill Bill. Bellissimi i combattimenti, splendidamente coreografati, vorticosi ma sempre leggibili, tesi e violenti come si conviene (occhio alle grattugie), non hanno nulla da invidiare ai film americani o orientali; perfetto il lavoro dell’ufficio casting che è riuscito a tirare fuori dal cappello una protagonista come Liu Yaxi, 33 anni di statuaria bellezza femminile made in china, inarrestabile macchina di morte vendicatrice dallo sguardo fragile e smarrito al contempo.
Le fanno da contorno due romanacci de’ roma come Sabrina Ferilli e Marco Giallini (che ormai borbotta solo monosillabi incomprensibili), oltre al coprotagonista Enrico Borello (già visto in Familia) e alla partecipazione straordinaria di Luca Zingaretti, sullo sfondo di una capitale multirazziale, spietata e malavitosa che però sa essere anche accogliente, percorsa da un fermento culturale vivace e aperto al futuro.
Anzi, sembrano in realtà due i mondi che si scontrano ne La città proibita, la vecchia guardia untuosa che mangia ancora la gricia e le nuove generazioni venute su a ramen e cucina fusion. Per sapere chi avrà la meglio basta guardare il film. L’anello più debole è forse la trama, generica e superficiale in taluni passaggi.
E’ una debolezza tuttavia accettabile. Mainetti ne La città proibita si concentra sui personaggi, sulle loro introspezioni e i rapporti che li legano, infondendo alla pellicola epica, romanticismo, un senso di giustizia che alla fine scalda il cuore. Insomma, Mainetti stavolta può considerarsi soddisfatto e noi, adesso sì, con lui. (La recensione del film La Città Proibita è a cura di Mirko Nottoli)

LA SCHEDA DEL FILM LA CITTA’ PROIBITA (t.o. La città proibita)
Regista: Gabriele Mainetti – Cast: Enrico Borello, Yaxi Liu, Marco Giallini, Sabrina Ferilli, Shanshan Chunyu, Luca Zingaretti – Genere: Azione – Anno: 2025 – Paese: Italia – Sceneggiatura: Gabriele Mainetti, Stefano Bises, Davide Serino – Fotografia: Paolo Carnera – Durata: 2 h 15 min – Distribuzione: PiperFilm – Data di uscita: 6 Marzo 2025 – Il sito ufficiale del film La Città Proibita di Gabriele Mainetti
Trama: La Città Proibita, il film diretto da Gabriele Mainetti, segue la storia del figlio di un ristoratore romano sommerso dai debiti, che è scomparso insieme alla sua amante, lasciando dietro di sé una serie di problemi da risolvere. Il ragazzo, un giorno incontra una giovane straniera misteriosa, arrivata a Roma con l’unico scopo di ritrovare sua sorella scomparsa. Tra i due si crea un’inaspettata alleanza che li condurrà nel cuore oscuro della criminalità capitolina. Insieme, si ritroveranno costretti a lottare fianco a fianco contro i membri più spietati e senza scrupoli della malavita organizzata…
Lascia un Commento