L’altra luna Recensione. La recensione del film “L’altra luna” di Rita Ricucci. L’altra Luna è il primo lungometraggio di fiction di Carlo Chiaramonte. Chiaramonte si prodiga, e con successo, in una storia ambientata nella Sarajevo di oggi dopo averne raccontato la bellezza nel suo documentario Il
centro del mondo del 2007. Luna e Maja sono migliori amiche così come i rispettivi fidanzati, Haris e Matteo che si occupano di alcuni affari per i quali intrattengono relazioni anche con l’Italia. A pochi esami dalla laurea, Luna sembra felice di sposarsi nonostante Haris rispecchi un modello di uomo del quale non sembra pienamente convinta. Improvvisamente arriva Martina, un’amica di Matteo. Mentre Maja, mossa dalla gelosia, indaga sul comportamento di Matteo, Luna ne scopre la vivacità e l’energia dirompente. Ma ai due ragazzi, Matteo e Haris, i conti non tornano: quell’amicizia è più di quanto potessero immaginare. Ad agire con forza e veemenza è però Nermin, il fratello di diciassette anni di Luna. L’abilità di documentarista aiuta Carlo Chiaramonte a girare la sua prima fiction con grande parsimonia di effetti speciali puntando alla verità dei personaggi. Il dramma che racconta è esplicitato dalla prima sequenza narrativa, il prologo, ripreso alla fine come epilogo. Il film, infatti, è la l’attraversata di un ponte, da una riva all’altra. Metafora convincente del cammino della protagonista Luna, nella naturalezza di Luna Zimic Mijovic, che dal punto in cui si trova, cioè prossima al matrimonio, passerà a una nuova vita, a una libertà insospettata. A introdurci nella storia è la voce fuori campo di Maja, Maja Juric, che mentre perde Luna come amica, conquista L’altra Luna nella consapevolezza dell’esistenza di un modo di essere amati e di poter amare che non aveva mai conosciuto. Il ponte, la strada da percorrere è la relazione con la nuova amica italiana, l’“intrusa”. Ma, mentre quella di Martina, la credibile Tania Bambaci, somiglia a una crisi adolescenziale nella quale ancora non è chiaro cosa intende fare o essere nella vita, per Luna si delinea un percorso di sincero smarrimento di fronte alla proposta di un affetto, quello della nuova amica, che le restituisce una gioia nuova. Il film di Chiaramonte appare onesto ed equilibrato. L’accento non rimane mai solo sulla relazione tra le due ragazze, Luna e Martina, sul loro approccio sensuale alla scoperta di piaceri provati per la prima volta. La messa a fuoco discreta ed efficace di Chiaromonte è soprattutto sulla mentalità ristretta della Sarajevo di Luna dove gli uomini, nel ruolo di fratelli, fidanzati e padri, restano al comando della vita delle donne volendo determinarne il presente e il futuro. Sarà quindi l’arroganza e la spregiudicatezza di Nermin, Fedja Zahirovich, autorizzato dal fidanzato e addirittura dal padre di Luna, a permettersi di giudicare oltraggiosa, e per questo punire con l’abuso e la violenza, la relazione della sorella con Martina. Carlo Chiaromonte compie un percorso maturo e delicato nello sviluppo della storia. Gli attori recitano con grande naturalezza mentre la macchina da presa resta in disparte, come a non voler arrecare troppo disturbo. Per questo anche le scene del nuovo amore di Luna risultano così pudiche da notarne solo l’affetto sincero che sta nascendo nelle due giovani al contrario, infatti, della notte passata con Haris dove è interdetto ogni tipo di sguardo. Luna e L’altra Luna vincono per la verità che non nascondono. (La recensione del film “L’altra luna” è di Rita Ricucci)
LA SCHEDA DEL FILM “L’ALTRA LUNA” (L’altra luna)
Regista: Carlo Chiaramonte – Cast: Luna Mijovic, Tania Bambaci, Matteo Silvestri, Armin Omerovic, Maja Juric, Senad Basic, Selma Alispahic, Fedja Zahirovich, Edis Bilic, Ratko Ignjatov, Amila Terzimehic – Genere: Drammatico – Anno: 2020 – Paese: Italia, Bosnia- Scenaggiatura: Carlo Chiaramonte, Carla Scicchitano, Elma Tataragic, Asja Krsmanovic – Fotografia: Beppe Gallo – Durata: 1h 30 min – Distribuzione: Hurricane e Stemo Production – Data di uscita: 16 Giugno 2022
Trama: L’altra Luna, film diretto da Carlo Chiaramonte, racconta la storia di una ragazza spigliata di nome Luna (Luna Mijović), prossima alle nozze con il fidanzato di lunga data Haris (Armin Omerovic). Un giorno incontra l’italiana Martina (Tania Bambaci), una giovane omosessuale in piena crisi personale, che è fuggita dal suo Paese e da una vita noiosa per approdare a Sarajevo alla ricerca di se stessa. L’incontro tra le due ragazze segnerà per Luna una svolta decisiva: quest’ultima, infatti, finirà per innamorarsi di Martina, iniziando con lei una relazione clandestina, tenuta ben nascosta al suo futuro marito. Dal canto suo, Haris crede Luna sia ancora convinta di volerlo sposare…
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