– L’AMORE SECONDO KAFKA | recensione | film


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L’amore secondo Kafka | Recensione. La recensione del film “L’amore secondo Kafka” a cura di Claudio Montatori. Dopotutto è solo una storia d’amore. O, più opportunamente, sull’amore, inteso come “la gloria della vita” così come recita il titolo originale del film, e del romanzo di Michael Kumpfmüller a cui si è ispirata la coppia di registi Judith Kaufmann e Georg Maas (coppia anche nella vita) per portare sul grande schermo questo dramma delicato e angosciante allo stesso tempo, per raccontare l’ultimo anno di vita di Franz Kafka, uno dei più grandi scrittori del Novecento, e dell’amore per Dora Diamant sbocciato su una spiaggia del Mar Baltico dove Franz è in vacanza con la famiglia di sua sorella per alleviare gli effetti della tubercolosi che lo affligge da anni.

L'amore secondo Kafka | recensione | poster

L’amore secondo Kafka | recensione | poster

Si incontrano e si piacciono subito, lui magro, quasi emaciato,  appare in abiti scuri, in contrasto con l’ambiente circostante in cui Dora danza aggraziata tra i bambini di una scuola ebraica di cui si prende cura.

È l’estate del 1923, Dora e Franz, lei insegnante e aspirante attrice che non ha ancora vent’anni, lui intellettuale quarantenne non ancora celebre (lo diventerà dopo la sua morte), vivranno la loro storia d’amore aldilà delle convenzioni sociali, nonostante la malattia di lui e le ingerenze di suo padre con cui ha un pessimo rapporto, nel film come nella realtà.

Un amore totale come Franz, di solito così distaccato negli affetti, non ha mai provato, e Dora, appassionata e vitale come sa essere una giovane donna innamorata, vivranno contro tutto e tutti, tra Praga e Berlino. Su tutto incombe la minaccia di una fine prossima a cui la tubercolosi (non sveliamo niente) non dà scampo.

Come nei romanzi di Kafka aleggia nel film l’angosciosa consapevolezza di un destino che incombe inesorabile, ma questo rende ancora più bella, più gloriosa la storia d’amore che i due registi hanno filmato seguendo la sceneggiatura di Michael Gutmann, in perfetto equilibrio tra film biografico e romanzo esistenziale, senza mai scadere in sdolcinatezze o scene strappalacrime.

Spiccano per la loro splendida prova i due protagonisti, Henriette Confurious (una magnifica Dora) e Sabin Tambrea (un credibile Kafka), affiancati da Manuel Rubey nei panni di Max Brod, il fedele amico di Franz a cui dobbiamo onore e fama per aver conservato le opere incompiute di Kafka contravvenendo alle raccomandazioni dello scrittore morente di bruciarle. Non avremmo mai letto Il Processo ad esempio, né visto questo film. (La recensione del film “L’amore secondo Kafka” è a cura di Claudio Montatori)

Una scena tratta dal film “L’amore secondo Kafka” di Judith Kaufmann, Georg Maas | Recensione / Analisi

LA SCHEDA DEL FILM “L’AMORE SECONDO KAFKA” (The Glory of Life)

Regista: Judith Kaufmann, Georg Maas – Cast: Sabin Tambrea, Henriette Confurius, Manuel Rubey, Daniela Golpashin, Leo Altaras, Klaus Huhle, Kristian Wanzl Nekrasov, Peter Moltzen, Luise Aschenbrenner, Alma Hasun – Genere: Drammatico, Sentimentale – Anno: 2024 – Paese: Germania, Austria – Scenaggiatura: Georg Maas, Michael Gutmann – Fotografia: Judith Kaufmann – Durata: 1 h 38 min – Distribuzione: Wanted Cinema – Data di uscita: 31 Ottobre 2024 – Il sito ufficiale del film “L’amore secondo Kafka” di Judith Kaufmann, Georg Maas

Trama: L’Amore secondo Kafka, film diretto da Judith Kaufmann e Georg Maas, è incentrato sull’ultimo anno di vita di Franz Kafka (Sabin Tambrea), ovvero il periodo più felice e disperato della sua esistenza. Molto affascinato dalle donne, ma troppo schivo e chiuso per abbandonarsi alla passione dell’amore, lo scrittore, giunto a trent’anni, non ha mai sperimentato l’intimità con l’universo femminile. Kafka è malato di tubercolosi ed è molto legato alla sua oppressiva famiglia, tanto da esserne dipendente. È in questo periodo, però, che incontra Dora Diamant (Henriette Confurius), donna saggia al contempo conturbante, che accetta la sua natura così com’è. Il loro incontro avviene nel 1923 sulla costa del Mar Baltico, dove lui era in convalescenza, mentre lei lavorava in un Volksheim ebraico. È con lei che per la prima volta, l’autore boemo si lascia andare alla gioia dell’abbandono, pur vivendo con la paura della morte imminente…

“L’Amore secondo Kafka”, Trailer Ufficiale | Wanted Cinema

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