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L’ultima sfida | Recensione | Poster

L’ultima sfida è una storia di sogni infranti e desideri mai realizzati, dove il calcio è qualcosa di più di una metafora di vita, dove le partite si vincono e si perdono, e gli uomini non smettono mai di mettersi in gioco e rischiare.

In sala arriva il primo film scritto e diretto da Antonio Silvestre, che debuttava nel 2023 con il documentario Ralph De Palma – l’uomo più veloce del mondo, dedicato al pilota automobilistico Ralph De Palma. Ne L’ultima sfida, il protagonista è un giocatore di calcio prossimo all’addio, Massimo De Core (Gilles Rocca).

Forse scritto velocemente e con l’intenzione di raccontare il più possibile tutto ciò che circonda lo sport in questione, L’ultima sfida è fin troppo confusionario e mal recitato. Il film si concentra sulla settimana prima dell’ultima partita di Massimo. Il calciatore, capitano definito da tifosi e addetti ai lavori “un perdente di successo”, affronta in quei sette giorni problemi come doping e tradimenti.

Il bello e il brutto del calcio, poggiato tutto sulle spalle del protagonista, è, sicuramente, terreno fertile per una sceneggiatura avvincente, ma qui l’interesse di analizzare tutto finisce con il rendere poco emotivi alcuni passaggi. A questo si unisca una recitazione – salvo qualche raro caso – piatta e distaccata, soprattutto in quelle sequenze che avrebbero potuto aggiungere linfa al racconto.

Ne L’ultima sfida il mondo marcio del calcio, che funestamente rischia di rovinare l’ultimo saluto di De Core, è introdotto da personaggi comparsi dal nulla, come anche è nulla la componente recitativa di Gilles Rocca. Un capitano, un uomo che rischia di perdere tutto, dovrebbe provare disperazione, paura e sconforto, emozioni che però non riscontriamo nell’interpretazione.

L’attore, protagonista anche di monologhi in cui spiega alla camera azioni e sentimenti, si ferma a una prova scolastica che poco convince. Al contempo, ciò che di buono accade in questa ultima settimana da calciatore, si esaurisce in poche battute sempre non efficaci ai fini del coinvolgimento dello spettatore. 
Uno dei pregi de L’ultima sfida è mostrare il lato bello del calcio: dalla tifoseria appassionata, ai rapporti umani di chi crede veramente nello sport in quanto emblema di amicizia e solidarietà. A ciò, si aggiunga il bellissimo rapporto tra Massimo e sua figlia, basato su sincerità e comprensione. Il padre, punto di riferimento nella vita della ragazza, trascorre con quest’ultima momenti autentici e intensi. Purtroppo però, non bastano a salvare la pellicola che, per quanto ci riguarda, è da dimenticare.  (La recensione del film L’ultima sfida è a cura di Simona Grisolia)