Martin Scorsese inarrestabile a 81 anni, dopo “Gesù” ha in progetto un film su Frank Sinatra con Leonardo DiCaprio nei panni del cantante. Il regista italo-americano, reduce dalle dieci nomination agli Oscar per “Killers of the Flower Moon” e dell’Orso d’Oro alla carriera alla Berlinale che si è appena conclusa, non sembra per nulla interessato alla pensione e anzi continua a sfornare progetti. Incurante dell’età, il leggendario maestro di pellicole memorabili come “Taxi Driver”, “Quei Bravi Ragazzi”, “L’Ultima Tentazione di Cristo” e “L’Età dell’Innocenza”, sta pianificando alacremente le sue prossime attività.
Il progetto nel cassetto dal 2009. Queste includono, oltre al film breve su Gesù (80 minuti, non le oltre tre ore delle sue ultime creazioni-fiume, adattati da un libro dell’autore giapponese Shusaku Endo) di cui ha parlato in gennaio anche con Papa Francesco in Vaticano, un biopic del cantante di “My Way”. Secondo Variety sarebbe coinvolto un cast di eccezione: ci dovrebbe essere Leonardo DiCaprio (questa sarebbe la settima collaborazione tra DiCaprio e Scorsese) nella parte di Frank, mentre a Jennifer Lawrence sarebbe affidato il ruolo della seconda moglie del cantante di “Ol’ Blue Eyes”, l’attrice Ava Gardner. Il progetto Sinatra, nel cassetto dal 2009 quando il regista pensava di usare quattro attori per interpretare altrettante età del cantante, non è però privo di ostacoli: Tina Sinatra, la 75enne figlia di Frank che ne controlla anche l’eredita’ e i diritti, non ha ancora dato la sospirata benedizione e non più tardi del 2017 Martin aveva cominciato a pensare che il film non si sarebbe mai fatto. Tina, che in passato aveva obiettato a un copione che non faceva mistero dei legami di Sinatra con Cosa Nostra, è figlia della prima moglie del cantante, Nancy Barbato, e fu la Gardner a far fallire il matrimonio dei suoi genitori. Intanto pero’, con due delle più importanti star del pianeta che hanno dato la loro disponibilità, importanti studi hanno cominciato a mostrare interesse: Apple, che ha finanziato con 215 milioni di dollari “Killers of the Flower Moon”, sarebbe interessata a continuare la collaborazione con Scorsese, ma sarebbe la Sony, secondo Variety, che si starebbe delineando come frontrunner per condurre in porto il progetto.
Gli altri lavori in corso di Scorsese. Tra i progetti più corposi su cui il prolifico regista è al lavoro c’è il film “Gesù”, già annunciato mesi fa in una intervista al Los Angeles Times, spiegando che la pellicola ha l’obiettivo di “eliminare la negatività associata con la religione organizzata”, ma “non per fare proseliti”.
Lo spunto, come ha spiegato lo stesso Scorsese al quotidiano, è stata l’udienza in Vaticano con Papa Francesco dopo il debutto del film con Leonardo DiCaprio a Cannes: “Ho risposto all’appello del Papa al mondo dell’arte nell’unico modo che conosco: immaginando e scrivendo un copione per un film su Gesù”, aveva detto all’epoca il regista alla rivista gesuita La Civiltà Cattolica. Scorsese ha scritto la sceneggiatura con l’aiuto del critico e cineasta Kent Jones e il punto di partenza è stato il libro “Una Vita di Gesù” di Shusaku Endo, l’autore di “Silenzio” del 1966 sui missionari gesuiti in Giappone che lo stesso Scorsese ha trasposto per il grande schermo.
La trama sarà ambientata quasi tutta nel presente, anche se Scorsese non vuole costringersi in un particolare momento: il film dovrà essere senza tempo. Gli 80 minuti saranno dedicati alla predicazione di Gesù “per esplorarne i principi”, non per fare proseliti. “In questo momento la parola religione crea indignazione perché per molti versi la religione ha fallito. Questo non significa che l’impulso iniziale fosse sbagliato”, ha detto Scorsese.
Scorsese collaborerà anche con Steven Spielberg per una serie TV ispirata a “Cape Fear”, mentre l’impegno sulla Vita di Gesù sembra aver messo in naftalina un altro progetto che il regista aveva recentemente annunciato: l’adattamento di un saggio di David Grann, l’autore del libro da cui è stato tratto “Killers of the Flower Moon”, sul cosiddetto Ammutinamento del Wager del 1741. In naftalina ma non sospeso. Inoltre il regista vestirà i panni del mentore di Dante Alighieri in un film di Julian Schnabel sull’autore della Divina Commedia. Il regista di “Killers of the Flower Moon”, come riporta Variety, avrà la parte di un vecchio saggio che influenza il poeta mentre scrive il suo celebre poeta. Il film di Schnabel si intitolerà “In The Hand of Dante”. “E’ straordinario, non riesci a levargli gli occhi di dosso”, ha detto Schnabel a Variety parlando di una parte “molto importante”. Altre due persone che hanno visto il film, attualmente in fase di editing a New York, sono rimaste particolarmente colpite dalla performance di Scorsese.
Ottuagenari del cinema. In controtendenza con il 61enne Quentin Tarantino secondo cui i registi “hanno una data di scadenza”, Scorsese non è l’unico ottuagenario a continuare a mettere in cantiere film di primo piano: nel prossimo cartellone di Cannes ci sono infatti vecchie glorie come l’85enne Francis Ford Coppola con il discusso e autofinanziato “Megalopolis”, in concorso contro l’81enne canadese David Cronenberg di “The Shrouds – I Sudari”, mentre agli ultimi Oscar il premio per il miglior film di animazione è andato a “Il Ragazzo e l’Airone” dell’83enne maestro giapponese Hayao Miyazaki, il cui Studio Ghibli riceverà la Palma d’oro onoraria 2024. (dal tgcom24)
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