Cinema4Stelle

May December Recensione Poster

adescato un compagno di scuola del figlio, Joe Yoo, allora tredicenne e che ora è suo marito e padre dei suoi figli. L’ingresso di Elizabeth in questo singolare nucleo familiare provocherà una frattura nell’equilibrio della coppia, agitando le acque di un enigmatico rapporto. Ispirato alla storia vera dell’insegnate Mary Kay Letourneau. Alla sua quinta collaborazione con Julianne Moore, il regista Todd Haynes mette in scena un thriller scandalosamente mordace, con una sceneggiatura intrigante, non a caso nominata agli Oscar nella categoria miglior sceneggiatura originale, giocata su sfumature di tensione e ambiguità. Tali sfumature sono possibili anche grazie, e soprattutto, alle performance delle attrici protagoniste, dall’ermetica e affascinante Julianne Moore alla caparbia e altrettanto ammaliante Natalie Portman; due donne differenti, all’apparenza entrambi forti, ma con le loro fragilità, il cui incontro/scontro forzato trasmette contemporaneamente una percezione di chimica e rigetto. Da non trascurare la colonna sonora, elemento fondamentale per la riuscita thriller del film, ricco di indecifrabili chiaroscuri e in cui le micro espressioni dei volti valgono più di mille parole. Una critica soffusa all’America borghese, come in Lontano dal paradiso (2002) e Carol (2015), precedenti film del regista, che nasconde la polvere sotto il tappeto, dove l’abuso e il rimosso si annidando, pronti a riemergere e schizzare fuori ritorcendosi sull’apparente serenità delle vite perfette dei protagonisti. Una pellicola magistralmente interpretata e diretta da un Todd Haynes che ancora una volta si avventura con perizia nelle analisi dei rapporti relazionali, con sfumature di grigio annesse. (La recensione del film “May December” è a cura di Tommaso Di Pierro)