La recensione del film Mickey 17 a cura di Mirko Nottoli. Bong Joon-ho non ci ha mai convinto fino in fondo. Nemmeno il pluripremiato Parasite ci ha mandati al manicomio, che è comunque una vetta nella produzione del regista. Se dovessimo trovare un aggettivo per definirlo sceglieremmo “paraculo”. Ora, a sei anni di distanza da Parasite, il cineasta sudcoreano torna con questo Mickey 17 e la nostra opinione non cambia, film fantascientifico che non brilla per
originalità, dove in un futuro distopico una tecnologia avanzata permette di “ristampare” letteralmente gli esseri umani una volta deceduti, potendoli così utilizzare da cavie tutte le volte che si vuole.
Il numero 17 del titolo sta proprio ad indicare la ristampa n.17 del protagonista Mickey che ad un certo punto ha la sventura di sopravvivere allorquando avrebbe dovuto morire e lasciare spazio a Mickey 18. Ristampe, cloni, copie, sosia, prodotti in serie per fornire pezzi di ricambio, insomma quella roba lì.
Lo avevamo anticipato che Mickey 17 non brilla per originalità. Intorno: una società totalitaria, un governatore decerebrato simil Trump, che sbraita, fa il pagliaccio e spara idiozie (mai quanto l’originale, s’intende), un pianeta alieno da colonizzare popolato da lombriconi disgustosi ma in fondo pacifici e teneroni, apologia del diverso, della convivenza tra i popoli, del vivere in pace, del valore di ogni singola vita umana che è unica ed irripetibile.
Nemmeno la morale nè tantomeno la metafora spiccano in quanto ad originalità in Mickey 17. Bong Joon-ho, com’è nelle sue corde, la butta in caciara, unisce la science fiction con la commedia rifugiandosi in un registro grottesco di grana abbastanza grossa che, se sa riservare alcune parentesi divertenti, lo deve soprattutto all’interpretazione basata su di un perenne misunderstanding di Robert Pattinson, bravo, nonostante il caos che lo attornia, a non essere mai eccessivo, cosa che non si può dire del suo antagonista, impersonato da un Mark Ruffalo che giogioneggia oltre i livelli di guardia (insieme a lui anche Toni Colette).
La nostra idiosincrasia per il regista sta però altrove ed è un’idiosicrasia, temiamo, insanabile in quanto dovuta ad un elemento che, evidentemente, a lui piace e che reputa interessante mentre a noi fa schifo, ovvero la presenza ricorrente nei suoi film dei mostri, ma non mostri normali, tipo Godzilla, che piacciono anche a noi, bensì mostricciatoli squittenti e miagolanti, dagli occhioni che fanno tenerezza e compassione, sgradevoli d’aspetto ma buoni d’animo.
In una sola parola, patetici. In due, ricattatori. In tre, buonisti. Forse è un nostro limite, ma quando ci viene presentato un mostro, soprattutto se sottoforma di facile espediente narrativo, la nostra reazione, d’istinto, è sempre grazie ma no grazie. (La recensione del film Mickey 17 è a cura di Mirko Nottoli)

LA SCHEDA DEL FILM MICKEY 17 (t.o. Mickey 17)
Regista: Bong Joon Ho – Cast: Robert Pattinson, Naomi Ackie, Toni Collette, Steven Yeun, Mark Ruffalo, Angus Imrie, Thomas Turgoose, Patsy Ferran, Daniel Henshall, Cameron Britton, Lloyd Hutchinson, Samuel Blenkin, Ian Hanmore, Tim Key – Genere: Avventura – Anno: 2025 – Paese: USA – Sceneggiatura: Bong Joon Ho – Fotografia: Darius Khondji – Durata: 2 h 19 min – Distribuzione: Warner Bros. Pictures Italia – Data di uscita: 6 Marzo 2025 – Il sito ufficiale del film Mickey 17 di Bong Joon Ho
Trama: Mickey 17, film diretto da Bong Joon Ho, vede Robert Pattinson nei panni di un dipendente sacrificabile di una spedizione umana, inviata a colonizzare il mondo di ghiaccio di Nifheim. Una volta giunto, l’uomo si rifiuta di lasciare il suo posto al suo clone sostitutivo, identico in ogni aspetto all’originale, perfino nella memoria e nei ricordi. Al momento non si hanno ulteriori dettagli sulla trama del film. Nel cast del film ci sono anche Toni Colette, Mark Ruffalo e Naomi Ackie…
Lascia un Commento