La recensione del film “Nina e il segreto del riccio” a cura di Rita Ricucci. Jean-Loup Felicioli e Alain Gagnol arrivano al cinema con Nina e il segreto del riccio, il film d’animazione del 2023. Nina è una ragazzina gioiosa e intelligente, sostenuta da un papà affettuosamente creativo che le racconta e disegna storie della buonanotte. Una sera, però, Nina riceve il primo rifiuto del padre che triste e sfinito, ha perso il lavoro a causa dell’arresto del suo titolare per frode aziendale.
Raggiunta l’età critica, non è più facile trovare un impiego e le energie del padre di Nina sfioriscono ogni giorno di più così come la sua fantasia e la sua voglia di raccontare storie.
Tuttavia, Nina, caparbia e coraggiosa, al fine di ottenere nuovamente il sorriso del suo papà, con l’amichetto del cuore, Mehdi, segretamente innamorato di lei, cercherà di scoprire l’arcano mistero della sparizione del denaro aziendale di cui è incriminato il titolare del padre.
Anche Mehdi è nella medesima situazione perché anche suo padre, amico di quello di Nina, ha perso il lavoro. Ma lui è più restìo all’avventura e più controllato dal fratello maggiore.
Nonostante tutto, però si mettono al lavoro, aiutati da un piccolo riccio le cui stravaganti passeggiate nell’ex azienda del padre, oramai chiusa, sorvegliata da un manigoldo complice del capo, destano una grande curiosità in Nina.
Come per Un gatto a Parigi, Nina e il segreto del riccio descrive un foliage sociale e adolescenziale di estrema attualità.
Jean-Loup Felicioli e Alain Gagnol affrontano il disagio della disoccupazione spostando lo sguardo verso le persone care che i soggetti hanno intorno a loro, in questo caso, i figli. Nell’assenza di un lavoro, di un ruolo nella società che permetta il sostentamento della propria famiglia, la crescita dei propri figli è messa a rischio dall’oblio causato dal dolore e dalla frustrazione.
Per questo, Nina diventa il simbolo della lotta al suo diritto di un’infanzia serena, al diritto di una famiglia in grado si prendersi cura di lei e al coraggio di alzarsi le maniche e affrontare il mondo dei “grandi”, gli adulti, con la determinazione propria della fanciullezza.
Nina e il segreto del riccio, gode di un’animazione semplice e rotondeggiante che stimola il tifo dello spettatore alla piccola Nina perché suo padre possa fare del suo hobby, il disegno, un vero e proprio lavoro, inserito, cioè, nella società attraverso la sua passione. (La recensione del film “Nina e il segreto del riccio” è a cura di Rita Ricucci)
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LA SCHEDA DEL FILM “NINA E IL SEGRETO DEL RICCIO” (t.o. Nina et le secret du hérisson)
Regista: Jean-Loup Felicioli, Alain Gagnol – Cast: Loan Longchamp, Audrey Tautou, Guillaume Canet, Keanu Peyran, Guillaume Bats, Patrick Ridremont, Saabo Balde, Hugues Boucher, Nada El Belkasmi – Genere: Animazione – Anno: 2023 – Paese: Francia – Sceneggiatura: Alain Gagnol – Musica: Pascal Le Pennec – Durata: 1 h 17 min – Distribuzione: Serge Besset – Data di uscita: 13 Febbraio 2025 – Il sito ufficiale del film “Nina e il segreto del riccio” di Jean-Loup Felicioli, Alain Gagnol
Trama: Nina e il Segreto del Riccio, il film d’animazione diretto da Alain Gagnol e Jean-Loup Felicioli, segue la storia di Nina (voce originale Loan Longchamp) una bambina che adora le storie che il padre le racconta ogni sera prima di addormentarsi. Il protagonista è un riccio coraggioso che esplora il mondo. Ogni racconto è un viaggio che la porta a sognare ad occhi aperti, ma una sera il padre, preoccupato per il suo lavoro, non le racconta nessuna storia…
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