La recensione del film “Nosferatu” a cura di Tommaso Di Pierro. Nella Wisborg del 1838 il giovane agente immobiliare Thomas Hutter viene inviato sui Carpazi per incontrare il Conte Orlok, interessato alla compravendita di una proprietà immobiliare proprio nel paese di Wibsorg. Thomas non sa che il conte è in realtà un vampiro la cui figura appare ripetutamente negli incubi della moglie Ellen, e che il suo fine è quello di arrivare finalmente a possederla…
Remake del capolavoro espressionista Nosferatu il vampiro (1922) di Friedrich Wilhelm Murnau, Nosferatu (2024) è un omaggio, una dichiarazione d’affetto del regista Robert Eggers verso una pellicola da lui tanto amata, “Un altro film” a detta dell’attore Willem Dafoe, avente un ruolo nella pellicola, ma che in realtà ripropone quello di Murnau in maniera molto similare, ma con certi aspetti del film d’origine amplificati in chiave contemporanea, così da risultare maggiormente fruibili e alla portata di un pubblico odierno, lontano temporalmente e più maturo a recepire determinati concetti rispetto a quello di un secolo fa.
In questa versione cinematografica, infatti, sono molto più evidenti gli intenti del regista di rendere il vampiro Nosferatu lo specchio simbolo delle pulsioni sessuali e dei desideri repressi delle figure femminili dell’Ottocento, soffocate da una società bigotta e moralista, che vieta loro di esprimerli in piena libertà. Ciò che Eggers tiene ad evidenziare è che le donne non sono libere di manifestare pienamente la propria natura, di cui sono tenute anzi a vergognarsi, poiché la società stessa lo ha imposto loro, mentre Nosferatu, simbolo proibito, e per questo pericoloso, risveglia il loro intimo desiderio erotico.
Ma Nosferatu, così come ogni creatura, segue esclusivamente la propria natura, che nessuno dovrebbe soffocare, ma solo accettare. L’accettazione della propria natura porta infatti alla libertà, alla vera purezza e alla salvezza per il genere umano.
Tuttavia, nonostante l’importanza di questa tematica, la sostanza del film appare esigua e da un’opera omaggio come questa, che esalta la componente sessuale inespressa e pallidamente accennata nel film di Murnau, c’era da aspettarsi qualche guizzo in più e un maggiore azzardo creativo nella sceneggiatura.
Nulla da togliere alla bellezza sotto l’aspetto estetico o alle interpretazioni, con Lily-Rose Depp perfettamente in parte nel ruolo di Ellen e un ottimo Bill Skarsgård in quelli del conte Orlok, lontano comunque dal raggiungere l’iconicità dei Nosferatu di Murnau e di Herzog, ma chi ha visto e apprezzato soprattutto questi ultimi due film, o le tante trasposizioni cinematografiche del Dracula di Bram Stoker, apprezzerà meno questa versione, e vi troverà poco di innovativo. (La recensione del film “Nosferatu” è a cura di Tommaso Di Pierro)
LA SCHEDA DEL FILM “NOSFERATU” (t.o. Nosferatu)
Regista: Robert Eggers – Cast: Aaron Taylor-Johnson, Nicholas Hoult, Bill Skarsgård, Willem Dafoe, Ralph Ineson, Lily-Rose Depp, Emma Corrin, Simon McBurney, Paul A Maynard, Stacy Thunes – Genere: Horror – Anno: 2024 – Paese: USA, Repubblica Ceca – Scenaggiatura: Robert Eggers – Fotografia: Jarin Blaschke – Durata: 2 h 12 min – Distribuzione: Universal Pictures – Data di uscita: 1 gennaio 2025 – Il sito ufficiale del film “Nosferatu” di Robert Eggers
Trama: Nosferatu, il film diretto da Robert Eggers, si svolge nell’Ottocento in Germania. Il protagonista è un vampiro proveniente dalla Transylvania che si invaghisce ossessivamente di una giovane donna. Il vampiro non può fare a meno di perseguitare l’oggetto del suo desiderio, generando orrore e sangue…
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