La recensione del film “Oh, Canada” a cura di Steven Orlando. Presentato in anteprima alla 77a edizione del Festival di Cannes, Oh, Canada è l’ultima perla che si aggiunge alla vasta e luccicante collana cinematografica del regista e sceneggiatore statunitense Paul Schrader. Dopo aver diretto Affliction (1997), tratto liberamente dall’omonimo libro dello scrittore americano Russell Banks, Schrader per questo film torna a rimaneggiare un’opera dell’amico di vecchia data con l’adattamento del romanzo Foregone (I tradimenti).
La narrazione ruota attorno – e attraverso – la figura del famoso documentarista Leonard Fife, interpretato da Richard Gere a più di quarant’anni dal successo che lo consacrò nel panorama hollywoodiano con American Gigolo (1980), ormai ridotto in uno stato degente e terminale nella sua casa a Montreal. In seguito a una vita trascorsa nel cercare di immortalare la verità, adesso è arrivato il suo di momento per mettersi a nudo di fronte all’intervista dell’ex studente Malcolm (Michael Imperioli), svelando l’uomo che si cela dietro l’idolo. Così, con la presenza moderatrice della moglie Emma (Uma Thurman), prende piede il racconto biografico che rivelerà un’esistenza fatta di diserzioni, come la fuga in Canada e dalla guerra in Vietnam, e di tradimenti passionali che hanno caratterizzato una turbolenta età giovanile, dove è un seducente Jacob Elordi a vestire i panni del giovane Leonard.
La storia del documentarista viene strutturata tramite l’alternarsi di flashback che seguono i diversi archi temporali creando una frammentazione a mosaico della narrazione, un’operazione già sperimentata in passato da Schrader in Mishima – Una vita in quattro capitoli (1985). Inoltre, le diverse cornici temporali vengono assecondate dalla versatilità dei diversi utilizzi della macchina da presa, giocando con la larghezza dei formati, l’impiego del bianco e nero e alcuni materiali d’archivio, dando vita a uno stato di “confusione” visiva che interviene per materializzare la psiche di Leonard Fife.
Con Oh, Canada ancora una volta viene messo in mostra l’interesse di Schrader nel trattare tematiche come la redenzione e il senso di colpa, giungendo agli aspetti oscuri e tenebrosi insiti nella vita dell’uomo. Tutto ciò si rispecchia e confluisce nel personaggio di Leonard Fife: in fin di vita, mosso da un impellente bisogno e desiderio di parlare di sé senza filtri o menzogne, si rende libero facendo luce sul suo passato. Quello che ne viene fuori è il ritratto di un uomo che, nel contesto sociopolitico degli Stati Uniti degli anni Sessanta, tradisce ogni moralità e responsabilità che gli viene imposta, fuggendo dal sogno di una suburban family e dall’obbligo del servizio militare.
I turbamenti e le intemperie di gioventù lasciano presto spazio a quella che appare essere una lucida disamina della senilità. Infatti, il tutto viene bilanciato dalle inquadrature compassionevoli che il regista riserva a Leonard mostrandolo in tutta la sua fragilità, rimandando inevitabilmente alla caducità dell’uomo che si cela anche dietro il mito. (La recensione del film “Oh, Canada” è a cura di Steven Orlando)
LA SCHEDA DEL FILM “OH, CANADA” (t.o. Oh, Canada)
Regista: Paul Schrader – Cast: Richard Gere, Jacob Elordi, Uma Thurman, Michael Imperioli, Gregory Connors, Kristine Froseth, Caroline Dhavernas, Penelope Mitchell, Victoria Hill, Aaron Roman Weiner, Cornelia Guest, Dylan Flashner, Megan MacKenzie, Ryan Woodle, John Way – Genere: Drammatico – Anno: 2024 – Paese: USA – Scenaggiatura: Paul Schrader – Fotografia: Andrew Wonder – Durata: 1 h 31 min – Distribuzione: Be Water Film in collaborazione con Medusa Film – Data di uscita: 16 Gennaio 2025 – Il sito ufficiale del film “Oh, Canada” di Paul Schrader
Trama: Oh, Canada, film diretto da Paul Schrader, racconta la storia di Leonard Fife (Richard Gere), uno dei sessantamila disertori statunitensi che si rifugiarono in Canada per evitare di partire in guerra per il Vietnam. L’uomo, divenuto nel tempo uno scrittore, è ormai anziano, ma tormentato dal suo passato. È così che Leonard decide di condividere ogni suo segreto per smitizzare la sua vita così a lungo idealizzata, raccontando la verità...
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