Milano si prepara ad affrontare le sue paure più recondite e ad addentrarsi dentro incubo e mistero con la 5a edizione di Oltre lo Specchio Film Festival, che si terrà dal 2 all’8 novembre a Milano al Cinema Centrale e – grande novità – al Teatro Martinitt: Oltre lo Specchio è l’appuntamento imperdibile per gli
amanti dell’horror, del thriller e del genere sci-fi, per chi vuole scoprire opere in anteprima italiana e in lingua originale, provenienti e premiate in tutto il mondo, e farsi coinvolgere in una profonda riflessione sul mondo contemporaneo, contraddittorio, misterioso e spesso spaventoso.
Anche quest’anno il Festival si snoda in 3 sezioni di lungometraggi – che comprendono circa 30 opere inedite in Italia – così composte: IN CONCORSO, FUORI CONCORSO e NEWCOMERS.
Fra i film più attesi di questa edizione spiccano due opere, presentate in anteprima nazionale, che confermano l’autorialità di due registi che si sono contraddistinti per sperimentalità, indipendenza creativa e coraggio: Brandon Cronenberg con Infinity Pool e Lisandro Alonso con Eureka.
Sembra che anche il body horror, come se fosse una caratteristica fisica come gli occhi azzurri o i capelli marroni, si possa ereditare: così il figlio del grande regista canadese David Cronenberg, firma il suo terzo lungometraggio – dopo essere già stato selezionato al Festival di Cannes e al Sundance con i suoi precedenti lavori (Antiviral, Possessor) – un’opera spiazzante, violenta, dove il corpo umano è ancora una volta al centro. Presentato all’ultimo Festival di Berlino nella sezione Berlinale Special e interpretato da Mia Goth e Alexander Skarsgård, Infinity Pool racconta la storia di uno scrittore in crisi creativa e di sua moglie, i quali si recano in vacanza in un resort dell’immaginaria isola di La Tolqa: presto per loro però il paradiso si trasformerà in una purificazione dal male e dal dolore, tanto inaspettata quanto agghiacciante.
Eureka di Lisandro Alonso, (regista di Liverpool e Los muertos), è stato presentato al Festival di Cannes 2023 nella sezione Cannes Première e tratta di un uomo che cerca in tutti i modi di ritrovare sua figlia vittima di un rapimento: un western tradizionale e straziante con protagonisti Viggo Mortensen e Chiara Mastrioianni. A un decennio di distanza dal suo secondo film, Jauja, il regista argentino Lisandro Alonso torna a parlare di culture indigene attraverso questo trittico su legami, ed esseri umani che a poco a poco rischiano di implodere.
La quinta edizione di Oltre lo Specchio dedicherà un’intera giornata alla Malesia con il Malaysian Day (venerdì 3 novembre) e una al genere horror “puro”, con l’Horror Day (domenica 5 novembre). Il pubblico milanese avrà infatti l’incredibile occasione di vedere Tiger Stripes (presentato in concorso alla 62° edizione della Semaine de la Critique del 76° Festival di Cannes) della malese Amanda Nell Eu, fresca opera prima che abbraccia diversi generi, esaminando le turbolenze della pubertà femminile. All’interno dell’Horror Day segnaliamo invece Booger, diretto da Mary Dauterman, un’opera prima dolorosa, un racconto potente e gotico sulla salute mentale che ha per protagonista Anna, la cui migliore amica e coinquilina Izzy è da poco tempo prematuramente scomparsa. Sulle difensive e riluttante a esprimere ad alta voce i propri sentimenti, Anna concentra tutte la sue attenzioni su Booger, il gatto randagio che lei e Izzy avevano accolto in casa.
E ancora, sullo schermo del Cinema Centrale potremo vedere le immagini di: The Fishbowl (presentato al Sundance 2023 nel Concorso World Cinema Dramatic), opera d’esordio della regista Glorimar Marrero Sánchez, che realizza un lungometraggio crudo e amaro su una donna alle prese con la sua diagnosi di cancro, interpretata da Isel Rodríguez, abilissima nel mettere in scena le paure affrontate dalle donna e il modo in cui cerca di gestirle; Deadland di Lance Larson, un thriller di alto livello in cui un agente di frontiera degli Stati Uniti cerca di catturare il fantasma di suo padre, decisione grave che lo perseguiterà per sempre; Streets of colour di Ronnie S. Riskalla, thriller che mette in scena la storia di Tez, spacciatore 23enne che viene incolpato della morte del suo migliore amico in una rissa di strada a sfondo razzista, perdendo così la custodia di un figlio che non ha mai conosciuto; Lockdown Tower di Guillaume Nicloux (presentato alla Festa del Cinema di Roma 2022, nel Concorso Progressive Cinema), film cupo e pessimista, un’opera coraggiosa, spiazzante e quanto mai attuale.
Segnaliamo che molti dei film proposti in questa 5° edizione sono stati presentati all’ultima edizione del Fantasia International Film Festival, uno dei più grandi e influenti festival di cinema di genere del Nord America, a Montréal. Oltre lo Specchio infatti, proprio come altri Festival in giro per il mondo, è ormai diventato un appuntamento fisso per i milanesi e non solo, per vedere film di qualità altrimenti sconosciuti, ma soprattutto per proporre a spettatori e spettatrici di tutte le età una riflessione ampia sull’essere umano e le sue relazioni, sulla famiglia, sul passaggio dall’adolescenza all’età adulta, sulla società e sui temi attuali che ci coinvolgono tutti. Il genere horror è da sempre uno specchio della società, il cinema dunque può e deve far crescere la consapevolezza delle persone intorno a tematiche cruciali, per dare il via a una discussione accesa e necessaria su come il fantastico, la fantascienza, l’horror e il thriller possano servire in un mondo in preda a una profondissima crisi di identità, sociale e economica. Da sempre, tanto nel cinema quanto nella letteratura, le metafore del genere horror e thriller sono le più adatte per ragionare sulle paure contemporanee e sul mondo che ci circonda, per provare a rappresentare un vero e proprio riflesso del nostro presente. Per farlo, Oltre lo Specchio crea spazi di confronto (rivolti non solo agli appassionati del cinema di genere, ma anche a un pubblico più ampio) per raccontare come il fantastico, la fantascienza, l’horror e il thriller aiutino a comprendere e accettare, trasfigurandolo, il nostro mondo.
Oltre alla location del Cinema Centrale di Milano (in via Torino 30/33), il tempio più antico del culto cinematografico milanese attivo dal 1907, questa quinta edizione si arricchisce anche della set del Teatro Martinitt, dove mercoledì 8 novembre alle ore 17.30 si concluderà il festival con la proiezione di Growing Apart di Long Lingyun, un toccante dramma familiare ambientato nell’era del “figlio unico” in Cina, presentato in anteprima al First International Film Festival di quest’anno dove ha vinto il premio del pubblico per il lungometraggio narrativo: il film, acclamato dalla critica, intreccia ingegnosamente le questioni di genere con il peso della politica del figlio unico imposta a una famiglia media.
I film del Concorso saranno valutati da una giuria composta da tre personalità dello spettacolo, della critica e della cultura cinematografica (Valeria Morini, Fabio Martina e Simone Spoladori) con il compito di assegnare quattro Premi: Miglior film, Migliore regia, Opera più originale e Migliori effetti speciali.
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