Durante una pubblica esibizione delle sue facoltà parapsichiche in un teatro, la sensitiva Helga Ullman (Macha Meril) avverte, turbata, la presenza tra il pubblico di un omicidio, qualcuno
che ha ucciso e ucciderà ancora. Terminata l’esibizione, Helga viene aggredita e uccisa. Testimone del delitto è il pianista inglese Marcus Daly (David Hemmings) che però non è in grado di identificare il colpevole. Marcus rimane intrigato dalla situazione e vorrebbe risolvere il mistero. La sua amica giornalista Gianna Brezzi (Daria Nicolodi) gli dà una mano, ma mentre le indagini procedono i delitti non si fermano…
Idea Centrale
Un saggio per immagini sui meccanismi di funzionamento del giallo, dove la trama narrativa vale poco più di un pretesto. Gli eventi s’intrecciano come in una costruzione mentale del protagonista, mentre la produzione d’angoscia è sottolineata dalle riprese in soggettiva, che suggeriscono una presenza misteriosa e terribile. Gli avvenimenti sono messi in scena in maniera ellittica e frammentata, moltiplicando i falsi raccordi: con l’effetto di destabilizzare lo spettatore e di fargli perdere i suoi punti di riferimento.
Recensione
Fondamentale tappa di avvicinamento all’horror da parte di Dario Argento, cui le strettoie logiche del thriller cominciano a diventare scomode. Teso e ricco di inquietudini sinistre, Profondo Rosso è un film epocale che da un lato ha portato ai vertici espressivi il “giallo all’italiana”, costituito come genere da Argento con il successo dei suoi primi film, e dall’altro ne anticipa il superamento e l’abbandono verso lidi più soprannaturali. Scritto da Argento assieme a Bernardino Zapponi, è ben articolato nella struttura narrativa e il tipico schematismo di alcuni personaggi non danneggia l’efficacia del mistero e della suspense. Pur mantenendo ancora gli stilemi e la struttura del “giallo”, Argento punta molto sugli aspetti macabri e spaventosi (indimenticabile il crudele disegno murale infantile ritrovato dal protagonista), liberandosi in parte degli obblighi della logica per privilegiare l’efficacia del momento. Il finale riserva una buona sorpresa, dando sfogo alla carica morbosa della storia. Inutile dilungarsi: è un film che ha fatto storia ed è stato ampiamente imitato, ancor più dei precedenti gialli argentiniani. Tutto funziona, compresa una colonna sonora (dei Goblin e di Giorgio Gaslini) rimasta proverbiale. Buona la resa del cast, con David Hemmings e Daria Nicolodi efficienti protagonisti e un folto stuolo di ottimi attori nelle parti di supporto, da Clara Calamai a Eros Pagni a, soprattutto, un bravissimo Gabriele Lavia. Grande successo di pubblico. (La recensione del film “Profondo Rosso” di Dario Argento dal “Dizionario dei Film Horror” di Rudy Salvagnini – ed. 2007)
Note e Curiosità
In un primo momento Dario Argento pensò di affidare il ruolo di Marc a Lino Capolicchio. L’attore era ben disposto ad accettare ma cambiò idea dopo un incidente automobilistico che lo bloccò in convalescenza per un periodo, nonostante Argento fosse disposto a rimandare le riprese. Gli inquietanti quadri con i volti appesi nell’appartamento della sensitiva Helga Ulmann, sono opera di Enrico Colombotto Rosso.
Il Film “Profondo Rosso” di Dario Argento è disponibile in Streaming su
LA SCHEDA DEL FILM “PROFONDO ROSSO” (Profondo Rosso)
Regista: Dario Argento – Cast: David Hemmings, Daria Nicolodi, Gabriele Lavia, Macha Meril, Eros Pagni, Glauco Mauri, Piero Mazzinghi, Aldo Bonamano, Clara Calamai, Giuliana Calandra, Liana Del Balzo, Nicoletta Elmi – Fotografia: Luigi Kuveiller – Sceneggiatura: Dario Argento, Bernardino Zapponi, Giuseppe Basan – Musica: Goblin, Giorgio Gaslini – Genere: Horror – Anno: 1975 – Paese: Italia – Durata: 2h 10 min. – Distribuzione: Cineriz – Data di uscita: 7 marzo 1975 (Italia) – La scheda del Film “Profondo Rosso” di Dario Argento su Wilikepia
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