Cinema4Stelle

Quattro Figlie Recensione Poster

La storia di questa donna forte e combattiva e allo stesso tempo succube delle tradizioni e convenzioni sociali, era già nota, Olfa e le sue figlie più giovani Eya e Tayssir, erano state più volte intervistate dalle radio e tv tunisine, e il rischio di fare un documentario che ripetesse gli stessi clichè era forte.

Volendo approfondire e mostrare la vita ma soprattutto le emozioni delle protagoniste e comunicarle così al pubblico, la regista sceglie una strada originalissima, all’apparenza contorta, ma in grado di coinvolgere lo spettatore in maniera sorprendente.

Quando Olfa racconta la sua storia davanti alla telecamera ci sono momenti, episodi che non riesce a raccontare, e allora viene sostituita, affiancata,  da un’attrice che la interpreta, la star tunisina Hend Sabri, in grado per mestiere di esprimere le emozioni che il personaggio reale non riesce più a comunicare efficacemente, e siccome attrice e personaggio reale sono spesso insieme sullo schermo, lo straniamento è immediato, ma superato in fretta, anche perché sullo schermo ci sono anche le due attrici che interpretano le due sorelle mancanti, Rahma e Ghofrane, rispettivamente Nour Karoui e Ichrak Matar.

Così, attrici e personaggi reali che sullo schermo piangono, ridono e si raccontano sembrano la grande famiglia, dando a chi guarda la sensazione di trovarsi davanti a una fiction, a un documentario e anche davanti a un set cinematografico, perché anche la regista è spesso in scena a dare consigli, così come Olfa spiega alle attrici e alla regista come sono andate realmente le cose in quel determinato episodio.

Ci sono nella storia di Olfa momenti comici all’interno di un contesto drammatico, come nel racconto della movimentata prima notte di nozze con un marito violento, quando viene mostrato ai parenti il lenzuolo macchiato di sangue, che dovrebbe certificare l’avvenuta deflorazione della sposa.

In realtà il sangue è quello del marito che la ribelle Olfa ha ferito rifiutandosi di cedere alla violenza. Con quel marito Olfa metterà al mondo le quattro figlie e finirà per abbandonarlo quando incontrerà un altro uomo con cui vivrà una storia d’amore tossica, peggiore della prima.

È una storia di donne, di quelle donne che vivono in paesi dove una società patriarcale violenta determina il destino delle donne, non a caso in “Quattro Figlie” i diversi uomini vengono interpretati dallo stesso attore, Majd Mastoura, a sottolineare che il padrone è sempre quello, padre o marito.

Un film da vedere per chi volesse conoscere quelle reltà anche lasciandosi coinvolgere emotivamente da una storia vera, da una storia recitata, da una bella pagina di cinema. (La recensione del film “Quattro Figlie” è a cura di Claudio Montatori)