SOMAI SHINJI – 3 cult invisibili del grande regista giapponese nella nuova rassegna della Tucker Film (News)


Dopo i percorsi monografici dedicati a Ozu Yasujiro e Wong Kar Wai, la Tucker Film volge ora lo sguardo sul cinema di un altro gigante della cinematografia asiatica: Somai Shinji. Un regista di culto scomparso troppo presto, che ha lasciato un segno indelebile della propria arte narrativa (pochi hanno saputo raccontare i tumulti dell’adolescenza e dell’infanzia come lui) e stilistica (basterebbe citare i suoi long take mozzafiato).

Tre i titoli con cui la Tucker – in collaborazione con il Far East Film Festival – ha costruito la rassegna Nel tifone della giovinezza – Alla scoperta di Somai Shinji, una dedica tanto preziosa quanto necessaria: P. P. Rider (1983), dove “ragazzini” fa rima con “Yakuza”, Typhoon Club (1985), di cui s’innamorò Bernardo Bertolucci, e Moving (1993), selezionato a Cannes per Un certain regard, vincitore di Venezia Classici 2023 per il miglior restauro in 4k, presentato anche al Far East Film Festival.

Esploso durante un periodo veramente cruciale per la scena cinematografica giapponese, tra il black out degli anni ’80 e la rinascita degli anni ’90, Somai Shinji non ha fatto in tempo a consacrarsi anche in Occidente. O, almeno, non nella stessa misura dei “figli famosi” della New Wave (Takeshi Kitano, Kurosawa Kiyoshi, Takashi Miike). Nel tifone della giovinezza, dunque, risponde a un’urgenza e a un desiderio: l’urgenza di celebrare una figura chiave del cinema contemporaneo, non solo orientale, e il desiderio di restituire a Somai Shinji, considerato un maestro dai maestri Kore-eda Hirokazu e Hamaguchi Ryusuke, la notorietà che gli spetta.

I tre film che compongono la rassegna offrono una rara opportunità di esplorare la filmografia di uno dei cineasti più apprezzati del cinema giapponese contemporaneo, e sono disponibili per i cinema che decideranno di programmarli.

Il primo appuntamento con il pubblico sarà al Cinema Troisi di Roma che, l’8 aprile, ospiterà la proiezione di Moving (ore 20.30), introdotto da Sabrina Baracetti (presidente del Far East Film Festival) e il giornalista e critico Raffaele Meale.

Shinji Somai è celebre per la sua capacità di mescolare drama e commedia, in un equilibrio perfetto tra la realtà e la fantasia. La sua esplorazione delle emozioni umane e delle relazioni interpersonali è ciò che lo rende un autore di culto, amato da critica e pubblico. La rassegna offrirà anche l’opportunità di approfondire il contesto storico e sociale che ha influenzato il suo lavoro.

P.P. RIDER

Con Kawai Michiko, Nagase Masatoshi, Fuji Tatsuya

Giappone, 1983

Durata: 118’

Quante possibilità ci sono che le strade di Abbie Hoffman e di P. P. Rider si siano incrociate? Una su un milione, forse, e poco importa, perché la sua frase più citata sembra davvero cucita su misura addosso al film: «Eravamo giovani, spericolati, arroganti, sciocchi, testardi. E avevamo ragione!». Irresistibile inno al vitalismo dell’adolescenza, ma anche alla piena libertà della creazione cinematografica, il bizzarro action movie di Somai Sinji scaraventa un trio di ragazzini dentro l’avventura metropolitana più implausibile che ci sia. Riusciranno i nostri eroi, puri e selvaggi, a strappare il bullo della scuola dagli artigli della Yakuza? E soprattutto: riusciranno a definire i contorni della propria identità, dopo essersi imbattuti nel mondo nebuloso degli adulti?

TYPHOON CLUB

Con Miura Tomokazu, Kudo Yuki, Mikami Yuichi

Giappone, 1985

Durata: 115’

Restaurato in 4K dal negativo originale nel 2023

«È uno dei film sull’adolescenza più belli e più toccanti che mi sia mai capitato di vedere. Un film assolutamente devastante…». Nelle parole di Bernardo Bertolucci, chiamato a valutare Typhoon Club come giurato del primissimo Tokyo International Film Festival (1985), ritroviamo tutta la potenza del cult di Somai Shinji. Potenza psicologica, potenza visiva: la storia di sei giovanissimi studenti minacciati dall’arrivo di un tifone e costretti a rifugiarsi per una notte dentro alla propria scuola. Dove finisce la forza d’urto concreta di quel tifone e dove comincia, invece, la sua forza d’urto metaforica? Di teen drama se ne vedono tanti, anche troppi, ma il modo in cui Somai Shinji sa descrivere la pioggia e il vento della giovinezza resta ineguagliabile anche oggi. A quarant’anni di distanza.

MOVING

Con Tabata Tomoko, Nakai Kiichi, Sakurada Junko

Giappone, 1993

Durata: 125’

Restaurato in 4K dalla Yomiuri Telecasting Corporation nel 2023

La piccola Renko ha undici anni e una famiglia che sta andando a pezzi: nonostante il suo ingenuo ottimismo e i suoi goffi tentativi di sabotare la crisi, il divorzio di papà Kenichi e di mamma Nazuna è ormai dietro l’angolo. Il matrimonio è finito. Ci sono mille modi per diventare grandi, per smettere di essere bambini, e Renko diventerà grande (inevitabilmente prima del tempo) scoprendo giorno dopo giorno se stessa. Raggiungendo la consapevolezza che ognuno di noi è un’anima irrequieta, “in movimento”, alla continua ricerca del proprio posto nel mondo… Incoronato da molti come “il capolavoro” di Somai Sinji, Moving riscrive le regole dei racconti di formazione e ipoteca il futuro cinematografico dell’incredibile absolute beginner Tabata Tomoko.

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