– TATAMI | recensione | film


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Tatami Recensione. La recensione del film “Tatami” a cura di Claudio Montatori. Davvero un ottimo sodalizio cinematografico questo tra il regista israeliano Guy Nattiv e Zahra Amir Ebrahimi, attrice franco-iraniana che abbiamo di recente apprezzato come coprotagonista in “Sopravvissuti” di Guillaume Renusson, e che ora, insieme a Nattiv, dirige se stessa e Arienne Mandi in Tatami, ottimo film presentato all’ultima Mostra del cinema di Venezia dove ha vinto il premio BRIAN. Zahra Amir veste i panni di Maryam, allenatrice della squadra iraniana ai campionati mondiali di Judo che si svolgono a Tiblisi, in Georgia, dove la judoka Leila (la sorprendente Arienne Mandi, americana di

Tatami Recensione Poster

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origini iraniane), batte tutte le avversarie e sembra destinata a vincere la medaglia d’oro. In patria, a Tehran, parenti e amici fanno il tifo per lei davanti al televisore e quando si avvicina l’ora di combattere la finale l’emozione è alle stelle. Ma purtroppo l’avversaria da battere è un’israeliana e per il regime degli ayatollah con gli infedeli israeliani ci si può sparare addosso ma guai a misurarsi con loro, sia pure su un tappeto, il tatami appunto, in una gara sportiva internazionale. Così arriva lo stop, Maryam viene avvicinata da un energumeno e minacciata: Leila deve fingere un infortunio e ritirarsi dalla gara o saranno guai per tutti, allenatrice compresa. In perfetto stile mafioso, in caso di rifiuto, a pagarne le conseguenze saranno anche i familiari delle protagoniste. È successo, per davvero, in diverse competizioni sportive. Non sveleremo altro della trama di questo thriller avvincente dove l’uso del bianco e nero è perfettamente al servizio della storia, e l’obiettivo è attento a riprendere i volti, i corpi avvinghiati nella competizione sportiva che qui appare anche come lotta per la libertà, individuale e collettiva, dove la forza e la resistenza alle prese delle avversarie rimandano ad altre resistenze, ad altre lotte, dove il tatami è l’agone in cui scendono gli oppressi per cercare riscatto, dove lo sport, filmato in modo avvincente, è un pretesto per parlar d’altro. Della condizione delle donne iraniane vessate da un regime che non dovrebbe più avere ragione d’essere, fuori dalla Storia; per parlare di tutti i regimi che opprimono le libertà individuali per controllare quelle collettive e per dire di un cinema che usa la spettacolarità per farsi strumento d’informazione e, perché no, di lotta. Del cinema che ci piace insomma. (La recensione del film “Tatami” è a cura di Claudio Montatori)

Una scena tratta dal film “Tatami” di Zar Amir-Ebrahimi, Guy Nattiv – Recensione / Analisi

LA SCHEDA DEL FILM “TATAMI” (Tatami)

Regista: Zar Amir-Ebrahimi, Guy Nattiv – Cast: Arienne Mandi, Zar Amir-Ebrahimi, Nadine Marshall, Jaime Ray Newman, Ash Goldeh, Sina Parvaneh, Mehdi Bajestani – Genere: Thriller – Anno: 2024 – Paese: Georgia, USA – Sceneggiatura: Elham Erfani, Guy Nattiv – Fotografia: Todd Martin – Durata: 1 h 45 min – Distribuzione: BIM Distribuzione – Data di uscita: 4 Aprile 2024 – Il sito ufficiale del film “Tatami” di Zar Amir-Ebrahimi, Guy Nattiv

Trama: Tatami – Una donna in lotta per la libertà, film diretto da Guy Nattiv e Zar Amir Ebrahimi, racconta la storia di Leila (Arienne Mandi), una judoka iraniana, che prende parte al Campionato mondiale di judo insieme alla sua allenatrice Maryam (Zar Amir Ebrahimi). Leila è intenzionata ad aggiudicarsi la prima medaglia d’oro dell’Iran in questo sport, ma a metà dell’incontro, le due donne ricevono un ordine da parte della Repubblica Islamica, un vero e proprio ultimatum: o perdere o fingere un infortunio. È così che Leila si ritrova costretta a compiere una scelta ardua: finge di essersi ferita, dopo che Maryam la implora di conformarsi al regime iraniano, o sfidarli entrambi e continuare a gareggiare per il primo posto…

TATAMI – Trailer Ufficiale | In anteprima l’8 marzo e dal 4 aprile al Cinema

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