“Tempi Moderni” Recensione. Charlot lavora alla catena di montaggio di una grande fabbrica. Vittima dei “tempi veloci” da mantenere nella produzione, precipita in un esaurimento che lo costringe a ripetere automaticamente
i movimenti compiuti per migliaia di volte durante il lavoro. Finisce al manicomio e perde il lavoro. Uscito dall’ospedale, incontra una ragazza povera e insieme occupano una vecchia baracca cadente. Ma anche da lì sono costretti a fuggire, dopo un breve periodo di tranquillità. La ragazza trova un lavoro in un cabaret, dove Charlot fa il cameriere ma, poichè essa è ricercata dalla polizia, sono scostretti ad andarsene..
Idea Centrale
Specchio di una civiltà sempre più meccanizzata ed inumana, il film affronta i problemi sociali più scottanti del mondo moderno.
Recensione
Anche se arricchito con rumori e qualche canzone, il racconto è ancora legato alla tecnica del filom muto. Nella prima parte, la più compatta, vi è la descrizione della vita della fabbrica, scenograficamente rappresentata in forma stilizzata, quasi astratta. Qui Chaplin mette in scena situazioni e trovate passate giustamente alla storia: la macchina per mangiare in fretta, la caduta negli ingranaggi, le chiavi per avvitare i bulloni, la corsa sui pattini. Solidarizzando con gli oppressi e gli sfruttati, lancia una satira feroce sia contro il capitalismo occidentale, sia contro lo stakanovismo sovietico. (recensione tratta da “201 Film Capolavoro sencondo la Critica” di Gaetano Sandri). Capolavoro assoluto proprio perchè fa scaturire i concetti dalle immagini e non viceversa, “Tempi moderni” fonda l’umanesimo dei vagabondi con uno stile impareggiabile: rinunciando ancora al sonoro e lavorando solo sulle gag, Chaplin non presenta una sequela di comiche a tema, ma sviluppa un tema – il conflitto dell’uomo con la Storia e la Società – attraverso un congegno comico che va avanti per pura forza cinematografica. Feroce tanto contro il capitalismo occidentale quanto contro lo stakanovismo, all’epoca venne accolto con successo solo in Francia e in Inghilterra. In Germania fu bollato come sovversivo e filocomunista, negli Stati Uniti fu un fiasco commerciale. (recensione tratta da “Il Mereghetti – Dizionario del Film ed. 2002 – di Paolo Mereghetti)
Note e Curiosità
La musica è di Charlie Chaplin, con adattamenti di Alfred Newman. (La Recensione de “Tempi Moderni” di Charlie Chaplin è tratta da “201 Film Capolavoro sencondo la Critica” di Gaetano Sandri)
LA SCHEDA DI “TEMPI MODERNI” (Modern Times)
Regista: Charlie Chaplin – Cast: Charlie Chaplin, Paulette Goddard, Henry Bergman, Stanley Blystone, Chester Conklin, Heinie Conklin, Allan Garcia, Dick Alexander, Luis Natheaux, Lloyd Ingraham, Walter James, Edward Kimball, Wilfred Lucas, Hank Mann, Mira McKinney, Cecil Reynolds, John Rand, Stanley Sanford, Sam Stein, Juana Sutton, Jack Low – Fotografia: Roland Totheroh, Ira H. Morgan – Sceneggiatura: Charlie Chaplin – Musica: Charlie Chaplin – Genere: Comico – Anno: 1936 – Paese: USA – Durata: 1h 25 min. – Distribuzione: United Artists – Data di uscita: 18 dicembre 1936 (Italia)
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