Cinema4Stelle

The Beekeeper Recensione Poster

sa anche Sylvester Stallone (senza dubbio uno dei pionieri del genere), che lo ha reclutato nella saga-nostalgia de “I Mercenari” passandogli di fatto – nel quarto capitolo – il testimone. Ragion per cui non c’è da stupirsi se la trama (e in fondo anche il finale) di “The Beekeeper” è ampiamente spiegata nei 2 minuti del trailer: Adam Clay (Jason Statham), in apparenza un innocuo apicoltore di campagna, è in realtà un componente – ormai in pensione – di una segretissima organizzazione chiamata “Beekeepers”, devota alla lotta contro la corruzione e in difesa dei deboli. Quando Eloise (Phylicia Rashad), sua vicina e persona a lui più cara, viene truffata online di tutti i suoi risparmi arrivando così a suicidarsi, Adam tonerà in azione per mettere in atto la sua vendetta, scontrandosi con una realtà molto più pericolosa e corrotta di quanto si aspettasse. La premessa è stata doverosa per un motivo ben specifico: se non siete amanti del genere NON andate a vedere “The Beekeeper”, perchè è un film action fatto dannatamente bene con tutti gli stereotipi e i clichè al posto giusto. C’è azione, ci sono le classiche frasi “viva il bene abbasso il male” dell’eroe, ci sono cattivi (Josh Hutcherson e soprattutto un grande Jeremy Irons) che  ti danno realmente quella sensazione di odio tale da giustificare la sete di vendetta del protagonista, e soprattutto – in chiave moderna – c’è l’esaltazione dell’eroe solitario tanto cara ai leggendari “Rambo” e “Commando”. Quindi – se non si ama il genere – inutile andare alla visione per poi criticare le (volute) esagerazioni dei combattimenti a suon di arti marziali e delle sparatorie presenti, esagerazioni che invece terranno incollati i fan degli action fino ad un epilogo sì scontato, ma che chiude il cerchio di un buon film che non ha troppe pretese se non quello di intrattenere, e in questo c’entra perfettamente il suo obiettivo. (La recensione del film “The Beekeeper” è a cura di Federico Reforgiato)