Timor – Finchè c’è morte c’è speranza | Recensione. La recensione del film “Timor – Finchè c’è morte c’è speranza” a cura di Rita Ricucci. Timor-Finché c’è morte c’è speranza è un film, già in sala dal 7 novembre, di Valerio Di Lorenzo, una produzione italiana con Rocco Marazzita, Stefania Visconti, Dario Benvenuto, Giorgio Montaldo, Emanuele Vircillo.
Il genere a cui tenta di somigliare Timor-Finché c’è morte c’è speranza è quello della commedia: un gruppo di amici cerca di trovare una soluzione alla morte di uno di loro, Emanuele, dovuta a un pugno maldestro di Jason, tra tutti loro quello più inconsapevole anche di ciò che è successo.
La commedia si rivela uno scherzo cinematografico a tutti gli effetti perché nulla di quello proposto è originale, divertente o leggero al punto tale da far passare 88 minuti con il sorriso.
Gli archetipi utilizzati per i personaggi sono scontati e per questo non vale la pena neppure citare i grandi autori e registi ai quali sembra ispirarsi la sceneggiatura di Di Lorenzo, che hanno fatto di alcuni dei loro personaggi, alcuni recitati in prima persona, dei veri e propri modelli. Infatti, l’amico denominato ‘Freud’, Dario Benvenuto, solo perché ha studiato ed è quello che sembra saper riflettere e usare un linguaggio forbito non fa che somigliare a un verso morettiano senza spessore né contenuto. Anche Gianmaria, Emanuele Vircillo, il più stordito dall’assunzione di “erba inebriante” abbozza delle rime fuori luogo; Rebecca, Francesca Olia, nella parte di una ragazza confusa, indecisa, incapace di scegliere tra Jason o Calamaro, il suo amante, affronta la tragedia di Emanuele come un giochino macabro quando propone, con esagerata leggerezza, mangiando una pizza, di smembrare il cadavere; Calamaro, Rocco Marazzita con una buona base recitativa, dovrebbe passare per quello con più coscienza dell’accaduto e della situazione in generale e affronta, per questo, un discorso moralistico, citando anche il senso di responsabilità che sente dover ascoltare anche rispetto alla ragazza con la quale esce e che è incinta, che risulta, purtroppo, di una banalità estrema.
Nell’intenzione registica, il gruppo descritto ed evidenziato come i giovani senza uno scopo nella vita, viziati e scansafatiche, aditi solo al gioco (vedi la Playstation in pausa sullo schermo), al bere, e al distrarsi con droghe leggere, prende il sopravvento sulla narrazione che perde completamente il valore aggiunto della morte di uno di loro.
Insomma, Valerio di Lorenzo ha scritto davvero troppo in fretta parole e scene, che avrebbero dovute essere più ponderate, misurate, soprattutto se l’intenzione era quella di realizzare una commedia o addirittura una black comedy. La “commedia all’italiana” è una cosa seria così come la morte. La speranza, invece, è che qualcuno di talentuoso riesca davvero a farci pensare con il sorriso e l’amaro in bocca. (La recensione del film “Timor – Finchè c’è morte c’è speranza” è a cura di Rita Ricucci)
LA SCHEDA DEL FILM “TIMOR – FINCHE’ C’E’ MORTE C’E’ SPERANZA” (Timor – Finché c’è morte c’è speranza)
Regista: Valerio Di Lorenzo – Cast: Rocco Marazzita, Giorgio Montaldo, Francesca Olia, Valentina Vignali, Sandro Bonvissuto, Daphne Scoccia, Stefania Visconti – Genere: Commedia – Anno: 2024 – Paese: Italia – Scenaggiatura: Andrea D’Andrea, Valerio Di Lorenzo – Fotografia: Lorenzo Lattanzi – Durata: 1 h 28 min – Distribuzione: Blooming Flowers – Data di uscita: 7 Novembre 2024 – Il sito ufficiale del film “Timor – Finché c’è morte c’è speranza” di Valerio Di Lorenzo
Trama: Timor – Finché c’è morte c’è speranza, film diretto da Valerio Di Lorenzo, segue Calamaro (Rocco Marazzita), giovane della periferia romana che si ritrova ad aiutare i suoi amici di una vita – Jason, Freud, Rebecca e Gianmaria – a occultare un cadavere di un uomo ucciso per sbaglio. Tutto è accaduto a causa di Jason (Giorgio Montaldo), che la notte del suo 30esimo compleanno ha combinato un vero e proprio disastro. L’incapacità del gruppo di gestire l’intera situazione porterà i ragazzi a compiere scelte sempre più scellerate a un loro inevitabile confronto, mentre la trama si dipana con un colpo di scena totalmente inaspettato…
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