Quando mancano poche ore al fischio d’inizio della 34. edizione, in programma dal 21 al 28 gennaio, il Trieste Film Festival è felice di prendere tutti in contropiede annunciando in zona Cesarini un nuovo ospite: non un attore o un regista, ma – in un anno particolarmente sensibile alla storia e alla cultura della (ex) Cecoslovacchia – il Boemo più amato d’Italia, Zdeněk Zeman. Il
grande allenatore sarà a Trieste martedì 24 gennaio per ricevere l’Eastern Star Award (il secondo attribuito a una personalità non cinematografica, dopo quello del 2019 a Michail Gorbačëv) sul palco del Politeama Rossetti, prima della proiezione – ça va sans dire – di Il Boemo, il film di Petr Václav dedicato al compositore del ‘700 Josef Mysliveček. Quando si dice l’assist perfetto!
Spiega Nicoletta Romeo, direttrice del TsFF: «In un’edizione particolarmente attenta alla storia e alla cultura della (ex) Cecoslovacchia, che celebriamo con la retrospettiva “Oltre i bordi”, con un omaggio a Franz Kafka e con la prima italiana del kolossal in costume di Václav, ci è sembrato naturale allargare il nostro orizzonte oltre il cinema, e celebrare un uomo che – proprio come riesce al grande cinema – ha fatto sognare generazioni di spettatori, pardon, di tifosi. Un autentico uomo di spettacolo (come può confermare chiunque abbia visto scendere in campo le sue squadre), a cui il festival è orgoglioso di consegnare uno speciale Eastern Star Award, il premio nato per celebrare chi con la propria opera ha fatto da ponte tra l’Europa dell’est e dell’ovest».
Ancora il 24 gennaio, alle ore 18, Zeman sarà al Caffè San Marco, insieme al vicedirettore della Gazzetta dello Sport Andrea Di Caro, per presentare l’autobiografia “La bellezza non ha prezzo”, scritta con Di Caro e pubblicata da Rizzoli.
Nato alla vigilia della caduta del Muro di Berlino, il Trieste Film Festival è il primo e più importante appuntamento italiano con il cinema dell’Europa centro orientale: da trent’anni un osservatorio privilegiato su cinematografie e autori spesso poco noti – se non addirittura sconosciuti – al pubblico italiano, e più in generale a quello “occidentale”.
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