UDINE – «È la prima volta che vengo al Far East Film Festival, un evento molto grande e molto importante per noi cineasti asiatici. Sapete: è raro, oggi, trovarsi in 1200 per assistere alla proiezione di un film. È raro in tutto il mondo. E io sono profondamente commosso nel vedere una sala così piena, senza spazi vuoti, e nel vedere quanto voi amiate le nostre opere! Tornerò ancora qui al Teatro Nuovo di Udine, una città bellissima, perché mi avete davvero emozionato…».
Dentro le parole di Zhang Yimou non c’è soltanto la felicità per un’accoglienza piena di entusiasmo e per un’arte, il cinema, che sta ricominciando a volare: c’è il senso stesso del Far East Film Festival. Un lungo viaggio, libero e irrequieto, dentro l’anima popolare dell’Asia. Una lunga storia d’amore che, dal 1999, non ha mai smesso di creare connessioni tra Oriente e Occidente.
A conferma del fatto che il cinema sta ricominciando a volare, il FEFF 26 ha portato a Udine 79 film (12 anteprime mondiali, 22 internazionali, 23 europee, 19 italiane), 228 ospiti d’onore (tra cui, appunto, il leggendario Zhang Yimou, premiato con il Gelso d’Oro alla Carriera e protagonista di una memorabile masterclass) e 65 mila spettatori. E proprio il pubblico, secondo una tradizione che risale al FEFF 01, ha stabilito a colpi di schede-voto anche il podio di quest’anno.
Il Giappone ha dominato gli Audience Awards 2024, trionfando con il commovente Takano Tofu di Mihara Mitsuhiro (Gelso d’Oro) e piazzando il tenerissimo Confetti di Fujita Naoya al secondo posto (Gelso d’Argento). Il terzo posto l’ha invece conquistato uno dei casi cinematografici della stagione: Time Still Turns the Pages del regista hongkonghese Nick Cheuk (Gelso di Cristallo). Il Giappone ha fatto scintille anche sul fronte degli accreditati Black Dragon (che hanno incoronato il samurai movie Bushido di Shiraishi Kazuya) e della community di MYmovies (che ha incoronato Takano Tofu).
I giurati della sezione Opere Prime (Anthony Chen, Edouard Waintrop, Matsuzaki Kaoru) hanno quindi assegnato il Gelso Bianco al romanticismo del sudcoreano Mimang di Kim Tae-yang mentre il Gelso per la Miglior Sceneggiatura è andato all’action comedy Citizen of a Kind della regista sudcoreana Park Young-ju (a decidere, alcuni dei giurati del Premio internazionale alla miglior sceneggiatura “Sergio Amidei” di Gorizia: Massimo Gaudioso, Marco Risi, Doriana Leondeff e Francesco Munzi).
Più di 3000 sono stati gli ospiti complessivi che il FEFF 26 ha dislocato nelle varie strutture ricettive della città, un numero record, e anche il conto degli accrediti ha fatto registrare un numero record: 1700, cioè il 25% in più rispetto al 2023. Appassionati, giornalisti, esperti, addetti ai lavori, semplici “curiosi” e, va sottolineato, 130 studenti universitari di cinema (Italia, Regno Unito, Austria, Slovacchia, Ungheria, Singapore), a dimostrazione di quanto sia stata alta la soglia di attenzione anche da parte dei fareastiani più giovani.
Oltre 200, poi, i professionisti arrivati da tutta Europa per le sessioni industry di Focus Asia e circa 15 mila le persone che hanno invece preso parte ai FEFF Events, disseminati nel centro di Udine. Il FEFF online, in streaming sulla piattaforma MYmovies ONE, ha infine registrato 8.775 presenze da 200 comuni italiani. La prima città per utenti online è stata Milano, a seguire Roma e Torino. I film più visti in streaming sono stati la saga di Alienoid (con 1500 ore di visione) e Takano Tofu (con 624 ore di visione).
Adesso non resta che segnare sul calendario le date della prossima edizione, quando il Far East Film Festival taglierà il ventisettesimo traguardo: appuntamento a Udine dal 24 aprile al 2 maggio 2025.
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