Il Gran Premio vola oltre Oceano e va a un regista cileno che ha girato il suo film nelle montagne dell’Idaho: la Giuria internazionale di questo 70. Trento Film Festival ha assegnato infatti al film Gaucho Americano di Nicola”s Molina la prestigiosa Genziana d’oro Miglior film – Gran Premio “Città di Trento”.
Ambientato nel vasto e aspro paesaggio del West americano, il film segue Joaquí”n e Victor, entrambi gauchos della Patagonia, assunti come allevatori di pecore per lavorare in un ranch, mostrando la complessita, del vivere in una terra straniera. «In questa tenera, ironica e particolarmente onesta interpretazione del mito del cowboy, rivisto attraverso gli occhi di due gauchos della Patagonia, le culture si scontrano e tutti sognano una vita migliore. Il regista Nicola”s Molina – anche direttore della fotografia – descrive magnificamente le difficolta, quotidiane dei due protagonisti, dimostrando quale prezzo ha per alcuni il “sogno americano”», si legge nella motivazione della Giuria.
Si aggiudica la Genziana d’oro Miglior film di alpinismo, popolazioni e vita di montagna – Premio del Club Alpino Italiano Dark Red Forest di Jin Huaqing (Cina/2021/83′): splendore visivo e indagine spirituale si uniscono nelle immagini di un monastero su un altopiano innevato in Tibet, dove 20.000 monache buddiste vivono circondate da una natura aspra e isolate dal mondo.
La Genziana d’oro Miglior film di esplorazione o avventura – Premio “Città di Bolzano” e, andata a La panthère des neiges di Marie Amiguet (Francia/2021/92′), che ha portato il pubblico sull’altopiano tibetano, uno degli ultimi santuari del mondo selvaggio, dove la ricerca del leggendario leopardo delle nevi si trasforma in celebrazione del pianeta.
La Genziana d’argento – Miglior contributo tecnico – artistico e, stata assegnata a Akeji, le souffle de la montagne di Corentin Leconte e Me”lanie Schaan (Francia/2020/72′), filmato nel Giappone piu, tradizionale e spirituale, con protagonisti un anziano pittore e la moglie erborista, che vivono nel loro eremo in totale armonia con la natura.
La Genziana d’argento – Miglior cortometraggio e, andata a Heltzear di Mikel Gurrea (Spagna/2021/17′), ambientato a San Sebastia”n nel 2000, nel pieno del conflitto basco: Sara, una ragazza di quindici anni che ama arrampicare, scrive una lettera alla madre lontana mentre si allena per la scalata piu, difficile della sua vita.
Il Premio della Giuria e, stato assegnato infine a Lassù di Bartolomeo Pampaloni (Italia, Francia/2022/81′): la storia del muratore siciliano Nino, che folgorato dalla fede si e, ritirato sul Monte Gallo, vicino Palermo, trasformandosi in profeta e convertendo un vecchio osservatorio in tempio. «Il Premio Speciale della Giuria del Trento Film Festival va a un film che racconta un grandissima impresa in solitaria: Isravele non e, un alpinista ma la sua scalata ha come obbiettivo addirittura il cielo! Il regista di Lassù, Bartolomeo Pampaloni, ha il coraggio di unirsi alla spedizione e di partire, ma, ed e, cio, che piu, conta, dimostra anche di sapersi fermare alla quota giusta», ha voluto sottolineare la Giuria.
La Giuria internazionale del Concorso 2022 era composta dai registi Michelangelo Frammartino, autore di Il buco, Premio Speciale della Giuria a Venezia nel 2021, e Illum Jacobi, esploratore e filmmaker danese, che a Trento ha presentato l’esordio The Trouble With Nature; la giornalista e critica cinematografica polacca, basata a Helsinki, Marta Bałaga; la giovane alpinista e himalaista di Andorra Estefania “Stefi” Troguet; il professore all’Universita, di Innsbruck Christian Quendler, responsabile del progetto di ricerca “Delocating Mountains: Cinematic Landscapes and the Alpine Model”.
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